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Italia ed estero

Governo Meloni, verso l’aumento del tetto all’uso del contante. Ecco cosa ne pensano maggioranza e opposizione

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Se Meloni sui social promette visione, orgoglio e forza alla Nazione, lo fa partendo con l’aumento sull’uso del contante. “Metteremo mano al tetto del contante perché la moneta elettronica penalizza i più deboli”: aveva detto al Senato.  Proposta, rilanciata anche dalla Lega, mentre Cinque Stelle e Pd parlano di un chiaro regalo ad evasori e mafie.

Per il leader del PD, l’unico effetto che avrà la misura è far diminuire le entrate fiscali e aumentare il nero. Della stessa severa opinione, anche il giudizio di Giuseppe Conte che dichiara come certe scelte non aiutano i cittadini ma agevolano corrotti ed evasori.

Se dai precedenti regolamenti, l’intenzione era quella di scendere da 2mila euro a mille euro a partire da gennaio 2023, ora la soglia per i pagamenti in contanti potrebbe arrivare fino a 10 mila euro.

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La proposta che faceva già parte del programma del centrodestra, era stata pensata inizialmente da Fratelli d’Italia con un tetto di 5mila euro, ancora non del tutto confermato.

A sostenere la mossa dell’esecutivo ci pensa anche Matteo Salvini che sui social detta le tempistiche del provvedimento: “Passiamo dalle parole ai fatti e alzare il tetto di spesa del denaro contate era nel programma e sarà realtà nella prossima manovra di Bilancio. Non c’entra nulla il pagamento in contanti con l’evasione fiscale”. Da Foza Italia invece, si dice che quella dell’aumento del tetto al contante non sarebbe una priorità immediata

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