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Alto Adige

Il foodblogger Stefano Cavada si racconta: “La passione è la forza che mi ha spinto ad arrivare fin qui”

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Stefano Cavada, oggi noto foodblogger altoatesino, nasce in Alto Adige nel 1991. Appassionato di cucina e fotografia fin da piccolo, nel 2015 comincia a pubblicare sulla piattaforma YouTube alcune video ricette. A marzo del 2018 sbarca in televisione sul La7d con “SelfieFood”, il suo primo programma di cucina.

Sempre nel 2018 è nata ESSEN, una cucina/studio fotografico dove Stefano ed il suo team lavorano per la creazione di nuove ricette che successivamente vengono condivise sui social. Qui si tengono anche numerosi workshop e di corsi di cucina.

L’anno scorso Stefano ha pubblicato il suo primo libro, “La mia cucina altoatesina – 45 ricette per ogni occasione“. Qui Stefano non solo ha riproposto al lettore alcune delle classiche ricette altoatesine, ma anche alcune ideate da lui. Oltre a questo è possibile trovare un’apposita sezione dedicata alla dispensa e alcuni consigli di Stefano su come ottenere il massime dalle proprie ricette.

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Abbiamo intervistato Stefano, ed ecco le sue parole:

Partiamo da qualcosa di semplice ma non scontato. Cosa ti “spinge” a cucinare? Quali sono le sensazioni che provi quando completi un piatto pensato e creato interamente da te?

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Cucino spinto da una grande passione. È da quando sono piccolo che mi diletto in cucina grazie anche all’aiuto dei miei genitori.

Quando sono in cucina e preparo delle ricette che riescono bene, sia a livello di gusto che a livello visivo, provo sia un senso di soddisfazione per il risultato ottenuto e allo stesso tempo non vedo l’ora di poter condividere la ricetta e i trucchi per realizzarla al meglio con la mia community.

Sui tuoi social ti definisci un altoatesino con la passione per la cucina e la fotografia. Quale (e come) delle due è nata per prima? Le foto dei piatti sono tutte scattate da te?

È nata sicuramente prima la passione per la cucina. A 7 anni ho cucinato il mio primo piatto in totale autonomia.

Poi nel corso degli anni ho coltivato la passione per la cucina, così come quella per la tecnologia. La mia prima macchina fotografia professionale è arrivata solo alcuni anni fa, con la quale ho prima iniziato a registrare le videoricette. Successivamente mi sono dilettato con la fotografia, studiando sia sui libri, che facendo molta pratica. Tutte le fotografie che pubblico su Instagram sono mie (ad eccezione di quelle tratte dal libro che sono state scattate da Valentina Solfrini, grande amica e collega con cui ho lavorato al libro).

Quando hai cominciato a girare video per youtube che obiettivi ti eri preposto? Avresti mai immaginato che ti avrebbe portato dove sei ora?

Quando iniziai su YouTube semplicemente volevo condividere la mia passione per la cucina e raccontare i prodotti di qualità dell’Alto Adige. Cosa che faccio comunque tuttora. È un po’ la mia filosofia in generale del progetto che porto avanti.

Ovviamente mi auguravo che si potesse trasformare in un lavoro vero e proprio con la possibilità di realizzare tanti bei progetti, ma non lo davo per scontato. Tuttavia sono molto contento del percorso che ho fatto finora e per il futuro ho già iniziato a lavorare ad altri nuovi progetti personali.

Parliamo di ESSEN, la tua cucina/studio fotografico. Cosa ti ha spinto ad aprirla? Quali “soddisfazioni” ti ha dato fino ad ora?

ESSEN è nata con la necessità di avere uno spazio in cui poter realizzare facilmente i set fotografici, cucinare e condividere le ricette, avendo a disposizione e a portata di mano tutto il materiale fotografico e gli elementi per allestire i set. Inoltre sono anche riuscito ad organizzare alcuni corsi di cucina, eventi o cene realizzare in collaborazione con alcuni clienti. Queste di sicuro sono state le soddisfazioni più grandi.

Organizzi numerosi workshop, nello specifico di cosa si tratta?

Ho organizzato alcuni workshop, sempre incentrati sulla cucina altoatesina, anche perché è il tema più richiesto da chi mi segue. Altre volte invece ho ospitato degli amici/colleghi blogger o influencer per cucinare qualcosa insieme.

Alcuni mesi fa è uscito il tuo primo libro. Che cosa ti ha spinto a scriverne uno?

Avevo un grande desiderio di mettere su carta stampata le mie ricette. Tutte sarebbero state impossibili da inserire nel libro, ma avevo un’idea ben chiara di come volevo che fosse il mio primo libro di cucina.

Spinto dal grande desiderio di realizzare questo libro, mi sono rivolto alla mia casa editrice che mi ha supportato fin da subito con questo progetto. È stato un grande lavoro e al tempo stesso una grandissima soddisfazione.

 Da dove trai ispirazione per le tue ricette?

Spesso parto da qualche ricetta tradizionale altoatesina, altre volte mi faccio ispirare da qualche viaggio o da qualche ricordo dei miei anni di vita a Londra o Parigi.

Questo Natale hai presentato un tuo menù personale hai in mente anche qualcosa di simile per Pasqua?

Assolutamente sì.

Qual è il tuo piatto preferito?

Spätzle agli spinaci con panna e prosciutto. È il mio piatto preferito da sempre.

 

 

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