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Italia ed estero

Italiano ucciso in Brasile durante rito voodoo: la fidanzata confessa

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Cléa Fernanda Máximo, la fidanzata brasiliana di Carlo Cicchelli, il 48enne di Torino trovato morto in Brasile, ha confessato l’omicidio.

“L’ho ucciso durante un rito voodoo. Poi ho coperto l’odore del cadavere con dei profumi”, ha detto.

Per la donna sarebbe stato lo stesso Cicchelli ad averle chiesto di legarlo durante un rituale di magia nera. In quel momento, l’avrebbe ucciso.

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Il corpo dell’avvocato torinese è stato poi ritrovato dalla polizia di Maceiò in un sacco della spazzatura, in avanzato stato di decomposizione.

Cicchelli aveva lasciato cinque mesi fa la professione e l’Italia per seguire la donna della quale si era innamorato.

Con lei voleva aprire un bed and breakfast.

Secondo la titolare dell’inchiesta, Rosimeire Vieira, l’omicida ha dichiarato di avere ammazzato l’uomo per vendicarsi degli abusi sessuali alla quale la sopponeva.

La versione della fidanzata omicida non collima però con le richieste insistenti di soldi ai parenti italiani dell’uomo: la Màximo si sarebbe spacciata per Cicchelli per farsi mandare del denaro in Brasile.

Dal momento che il corpo dell’uomo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, non è stato possibile dimostrare le lesioni che hanno portato alla sua morte, e solo un’analisi approfondita dell’Istituto di Medicina Legale (Iml) brasiliano potrà stabilire le cause del decesso.

Gli inquirenti brasiliani stanno cercando ora di chiarire se la donna si sia fatta aiutare da un complice.

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