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La carica dei 4300 alla Dolomiti Superbike: Mara Fumagalli promessa vincitrice?

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Sono circa 4300 i bikers previsti alla partecipatissima 25.a Südtirol Dolomiti Superbike di Villabassa, suddivisa nei percorsi di 113 km (ore 7.30) e 60 km (ore 8.45), pronta ad emozionare nella giornata di domani, sabato 13 luglio.

Il portoghese Tiago Ferreira è fresco campione europeo, Samuele Porro vicecampione europeo e campione italiano nonché vincitore della passata edizione, senza dimenticare il tocco sudamericano di Leonardo Paez, vincitore delle edizioni 2016 e 2006, e del compagno di squadra Diego Arias Cuervo.

Ma a far notizia è anche la presenza della ‘campionessa operaia’ Mara Fumagalli, capace di allenarsi giornalmente conciliando la propria passione per la mountain bike con otto ore di lavoro in fabbrica (da 15 anni), e di laurearsi campionessa europea (ed italiana).

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Ho iniziato ad andare in bici quando avevo 18 anni, mio cugino era nazionale e così per gioco mi sono appassionata ed è iniziato il tutto –  afferma una raggiante Mara – . La Dolomiti Superbike è una gara splendida, il tracciato non è troppo complicato e attira tanti amatori che possono affrontare l’intero percorso, senza rischi. Le strade sono larghe senza particolari tratti tecnici e il percorso è adatto veramente a tutti, confermando il diktat di manifestazione alla portata di tutti, non solo dei campionissimi delle ruote artigliate. Inoltre è una gara storica da oltre 20 anni, solo le migliori durano nel tempo”.

Come sarà ritrovare praticamente le stesse avversarie dell’Europeo?

Ce ne saranno di nuove e spero che alcune non vengano! Sarà dura, ma una soddisfazione unica gareggiare nelle vesti di campionessa europea. Come avversarie principali vedo Katazina Sosna, specialista delle gare pianeggianti e forse la Dolomiti è per lei, io e lei ci confrontiamo tutto l’anno, Elena Gaddoni e le altre straniere”.

4300 partecipanti, come se lo spiega?

Credo vengano premiati l’organizzazione impeccabile e i luoghi meravigliosi, e credo che, per quanto dura, possa essere divertente per chiunque, non ha tratti troppo tecnici o salite troppo difficili, è proprio un percorso bello da fare”.

Lei è atleta nel pieno della maturità.

Ora ho trovato il mio equilibrio mentale, la testa fa il 70% del lavoro ma senza allenamento non vai da nessuna parte. Lavoro in fabbrica 8 ore al giorno, a turni settimanali mattutini o serali, e cerco di far conciliare le due cose.

Devo timbrare il cartellino come tutti, fortunatamente il mio capo è presidente di una squadra di triathlon, mi capisce e mi concede permessi per gare importanti e quando parto con la nazionale”, conclude.

La biker lecchese è protagonista di un movimento (quello della mtb nostrana) che sta andando molto bene.

I nostri ragazzi hanno grandi qualità, i miei preferiti sono Samuele Porro, Juri Ragnoli, Daniele Mensi (tutti presenti alla Dolomiti Superbike, ndr), il nostro successo è motivo di orgoglio”.

Tanti traguardi raggiunti e successi prestigiosi per Mara, ne manca soltanto uno.

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