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Bolzano

La denuncia di Gianni Rossato: “Necessario intervenire contro il degrado urbano a Bolzano”

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Le panchine di via Napoli e via Firenze diventano luogo di bivacco, ma la proposta di soluzioni antibivacco non passa

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Bolzano – Sono passati quasi due anni da quando, all’incrocio tra via Napoli e via Firenze, sono stati conclusi i lavori di manutenzione straordinaria, che comprendevano, tra le altre cose, l’installazione di due nuove panchine. Tuttavia, ciò che sarebbe dovuto essere un intervento migliorativo per la zona, si è trasformato in un problema di decoro e sicurezza per i residenti. Le panchine, ampie e invitanti, sono infatti state spesso utilizzate come luogo di bivacco da senzatetto e tossicodipendenti, confermando i timori espressi fin dall’inizio dai cittadini del quartiere.

A farsi portavoce di questo disagio è il consigliere comunale Gianni Rossato de La Civica Bolzano, che ha recentemente inviato una lettera aperta per denunciare la situazione e proporre soluzioni concrete. Rossato ha avanzato l’idea di sostituire le attuali panchine con modelli “antibivacco”, ovvero dotati di uno o più braccioli divisori che impedirebbero a chi le utilizza di sdraiarsi, scoraggiando così comportamenti inappropriati. “Le panchine antibivacco non sono una soluzione ideologica, ma di buon senso”, ha sottolineato il consigliere, esprimendo amarezza per il fatto che la proposta non sia stata accolta dalla maggioranza di centro-sinistra.

Degrado e sicurezza: una situazione che si estende ad altre aree della città

Il problema delle panchine di via Napoli e via Firenze non è un caso isolato, e Rossato lo evidenzia chiaramente nella sua lettera. Le segnalazioni dei cittadini, raccolte anche tramite la piattaforma Sensor Civico, si riferiscono a diverse aree di Bolzano, tra cui via Duca d’Aosta e via Tre Santi. In particolare, Rossato ha denunciato la situazione critica che riguarda la fermata dell’autobus davanti alla Chiesa Tre Santi, dove da anni un individuo ha fatto della panchina la propria dimora. Questo ha reso la fermata impraticabile per i cittadini, che sono costretti a convivere con una situazione di degrado igienico e comportamentale.



“Non è solo una questione di sporcizia”, spiega Rossato, “ma anche di atti osceni che si verificano con costanza. I residenti sono esasperati e non riescono a utilizzare la fermata del bus in modo sicuro e dignitoso”. Nella sua lettera, il consigliere riporta che nonostante le numerose segnalazioni fatte negli anni, l’amministrazione comunale non è intervenuta in modo efficace per risolvere il problema.

Critiche all’amministrazione comunale e appello per un intervento immediato

Rossato non risparmia critiche all’amministrazione comunale, accusata di non aver saputo o voluto affrontare il problema del degrado urbano in modo adeguato. “Come si può mantenere lo stato delle cose inalterato?”, si chiede il consigliere nella sua lettera. “Secondo quale logica urinare, sputare, dormire, defecare, fumare e lasciare immondizie ovunque deve essere tollerato? Per quale motivo l’amministrazione non interviene?”.

La sua proposta di ampliare la fermata dell’autobus, rendendola più facilmente accessibile agli utenti, è caduta nel vuoto, così come le ripetute richieste di intervento. Rossato chiede ora un intervento immediato da parte delle strutture comunali competenti, sottolineando che la situazione è diventata insostenibile per i residenti.

La sicurezza e il decoro: una questione di priorità

La questione sollevata da Rossato tocca un nervo scoperto nella gestione delle aree pubbliche urbane: il delicato equilibrio tra l’offrire servizi e spazi di pubblica utilità e garantire, al contempo, sicurezza e decoro. Il consigliere conclude il suo appello con una richiesta chiara: “Le strutture del Comune preposte devono intervenire da subito. Gli utenti di quella fermata sono esasperati”.

La lettera di Rossato è solo l’ultimo segnale di un malcontento crescente tra i cittadini di Bolzano. Resta ora da vedere se l’amministrazione risponderà con azioni concrete per affrontare un problema che, da semplice disservizio, rischia di diventare una questione di ordine pubblico.

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