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La magia di Silvia Costanza Filidor, la ‘Mary Poppins’ bolzanina che ha dato casa a 98 bambini

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Foto Claudio Bez
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Uno schermo bianco con una scritta blu, l’attesa nel salotto virtuale di Zoom per incontrare una donna-mamma che ha dato casa a 98 bambini. Si illumina il display del computer e la sagoma inconfondibile di Silvia Costanza Filidor alias Mary Poppins riempie lo schermo intero con la sua luce: un cappello di paglia nero contornato da fiori colorati ed il meraviglioso ombrello con il manico a forma di testa di pappagallo parlante fanno da cornice al suo viso gentile ed armonioso, un viso che ha donato sorrisi e baci a tantissimi bambini bolzanini.

Silvia non arriva volando dal cielo soffiata dal vento dell’est, lei fa capolino nelle vite delle persone che hanno bisogno del suo aiuto per ritrovare la luce della speranza dando un futuro migliore ai loro figli.

Di origini milanesi, Silvia si trasferisce a Verona in tenera età con i suoi genitori dove, durante il suo percorso di studi coltiva la sua passione per i bambini lavorando come baby-sitter presso alcune famiglie della città dando così anche un aiuto concreto ai suoi genitori. Ciò che esprime con gioia è il suo pensiero retroattivo ripensando a quei genitori che le hanno dato fiducia lasciando nelle sue mani la cosa più preziosa che possiedono. 

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A 23 anni Silvia si sposa e si trasferisce a Bolzano dove cerca un lavoro inerente l’ambito dell’infanzia ma, le sue poche conoscenze della lingua tedesca fanno si che, per questa donna meravigliosa, non si aprano le porte dei suoi desideri. Dotata di enorme fantasia e di grande caparbietà, 35 anni fa, comincia a sfogliare le pagine dell’elenco telefonico sotto la voce “asili” trovando una collaborazione come assistente all’infanzia presso l’asilo 0/3 anni in Via Firenze a Bolzano con la Cooperativa Coccinella. Una nuova e avvincente avventura le si prospetta facendole da trampolino per quella che da qui in avanti sarà la sua strada. 

Silvia dà alla luce un bel maschietto all’età di 29 anni ma, per un grave problema in sala parto, viene avvisata dall’equipe medica che purtroppo il suo sogno di avere una famiglia numerosa viene spazzato via per sempre. In quel momento l’incontro decisivo e risolutivo con una donna che si occupava di affidi presso l’ufficio donne e gioventù a Bolzano dando così a Silvia la possibilità di occuparsi, oltre al suo bimbo di 2 anni, anche di tanti altri bambini in cerca di una famiglia speciale pronta ad accoglierli.

Silvia si commuove davanti allo schermo ripensando alla prima bambina che ha fatto entrare nella sua famiglia, una bimba di 8 mesi che inizialmente Silvia doveva tenere per 2 ore al giorno, dando così la possibilità alla mamma di cercarsi un lavoro e di combattere contro i problemi dell’alcolismo. Queste 2 ore, nel giro di poco tempo, sono diventate 22 ore per la negligenza della madre nei confronti di questa piccola creatura dimenticando addirittura di andarla a prendere da Silvia che, non sapendo come rintracciarla, decide di tenerla a dormire con se.

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Un po’ come una magia di luce, Silvia riempie un cassetto di trapuntine e copertine creando un luogo caldo e sicuro dove far dormire quella piccola stella che rimarrà nella sua vita ed in quella della sua famiglia per ben 2 anni. Una storia di abbandono ma anche di amore e accoglienza, la storia di una piccola creatura che ha trovato il suo posto nel mondo. Per altri due anni questa piccola ha trovato amore e calore in un’altra famiglia a Bressanone perché la madre voleva che imparasse il tedesco.

Una famiglia meravigliosa composta da 5 figli naturali e altri due in affidamento, tra cui anche una bimba down, tanti cani e gatti a fare da cornice ad una vita di possibilità e speranza. Infine è stata adottata in un paese vicino a Padova e Silvia ne ha perso completamente le tracce. Un vuoto incolmabile crea un velo di tristezza nei suoi occhi mentre ne parla pensando che oggi, quella bimba avvolta tra le copertine del suo cassetto, oggi ha 25 anni.

C’è stato un periodo parecchio florido in cui Silvia, sempre con il supporto e l’aiuto del marito Roberto, ha diviso il suo amore tra gli 8 bambini che abitavano casa sua… che poi l’amore moltiplica, non divide mai! Un amore che negli anni ha scandagliato i cuori di 98 bambini, tanti dei quali ancora oggi tornano a trovare Silvia come i figli fanno con una mamma quando escono di casa e spiegano le ali al mondo.

Per il figlio di Silvia, Alessio, che non è mai stato figlio unico, l’arricchimento e la crescita emotiva data dalla continua condivisione di vita quotidiana con altri bambini, l’ha accompagnato per tutta la vita, a partire da quando aveva 4 anni in cui ha insegnato a camminare alla prima bimba che ha riempito i cuori della sua famiglia. Oggi Alessio vive in Australia e nutre, come la sua mamma, il desiderio di poter adottare un bambino. L’amore, questione di geni!

L’affido, a differenza dell’adozione, è una misura a carattere temporaneo, una misura altruista e amorevole verso il prossimo, verso quei bambini, i cui genitori si trovano in difficoltà, che non hanno la possibilità di vivere serenamente le regole e l’amore di una famiglia sana. Sono spesso storie di violenza e di emarginazione che si risolvono anche grazie all’aiuto di queste famiglie volontarie che mettono a disposizione serenità ed equilibrio per un bene più grande. Il bene dei bambini!

Silvia collabora da anni con la D.ssa Shalini Durante del Centro affidi Assb di Bolzano con l’obiettivo primario di reintegrare questi bambini nelle loro famiglie di origine nel momento in cui i genitori riescono a trovare un loro equilibrio. 

Oggi, spiega Silvia, c’è tanta carenza di famiglie affidatarie ed un aumento esponenziale di minori che hanno bisogno di aiuto. L’impegno è notevole ma, vuole specificare, chiunque può iniziare questa avventura ricca di emozioni e ricca di amore: famiglie con o senza bambini, sigle, persone di qualsiasi età. Il passo verso questo mondo si muove attraverso un primo contatto con i Servizi Sociali che verificheranno che le persone interessate abbiano i requisiti necessari per intraprendere questo cammino.

E, come nel più magico dei film marchiato Disney, basta un poco di zucchero e la pillola va giù. Tutto brillerà di più!

Sotto, Silvia Costanza Filidor nella caricatura di Claudio Bez

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