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L’Ucraina dietro l’attacco al Nord Stream: cosa accadde

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Un alto ufficiale militare ucraino, Roman Chervinsky, è stato identificato come la figura chiave dietro l’attacco al gasdotto Nord Stream 2, secondo quanto riferito da fonti al Washington Post. Chervinsky, un colonnello delle forze speciali ucraine, è stato rivelato come il coordinatore principale dell’operazione di sabotaggio.

Funzionari ucraini ed europei hanno dettagliato come il colonnello di 48 anni, pluridecorato per le sue operazioni militari, abbia rivestito un ruolo cruciale nel coordinare l’attacco al gasdotto Nord Stream nel settembre scorso.

Secondo le informazioni riportate dal Washington Post, Chervinsky ha gestito con competenza la logistica e il supporto per un team di sei elementi. Questo team, utilizzando un affitto di una barca a vela e attrezzature per immersioni, ha posizionato l’esplosivo sotto il gasdotto. L’attentato ha provocato danni significativi ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegano la Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico, risparmiando solo uno dei quattro collegamenti della rete.



Tuttavia, le fonti sottolineano che Chervinsky non agì o pianificò l’intera operazione da solo. Al contrario, egli seguiva gli ordini di alti funzionari ucraini, guidati direttamente dal generale Valery Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate di Kiev. Questa rivelazione segna un ulteriore sviluppo nelle indagini sull’attacco al gasdotto e potrebbe avere ripercussioni significative sulle tensioni geopolitiche in corso nella regione.

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