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Italia ed estero

L’ufficiale italiano che vendeva documenti top secret alla Russia. La moglie: “era disperato per i debiti e il futuro dei figli”

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spionaggio, procacciamento, divulgazione illecita delle notizie sulla sicurezza dello Stato”: questi sono i pensanti addebiti per il militare italiano, probabilmente reclutato da due funzionari dell’ambasciata russa a Roma ed espulsi con effetto immediato.

L’esito del caso diplomatico tra Mosca e Roma è esploso dopo l’operazione dei carabinieri del Ros che hanno intercettato e interrotto l’incontro tra un impiegato dell’addetto miliare russo e il capitano di Fregata italiano, Walter Biot.

In particolare, l’Ufficiale 56enne italiano che aveva libero accesso a dossier riservati anche a quelli sull’attività della Nato, è stato sorpreso in un parcheggio alla periferia di Roma mentre passava dei documenti segreti in una chiavetta usb, in cambio del pagamento di 5 mila euro in contanti. Entrambi erano già nel mirino dell’Agenzia della sicurezza interna, fatto che ha consentito agli investigatori di intervenire prontamente.

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La reazione della Farnesina è stata immediata che da protocollo, ha convocato l’ambasciatore russo a Roma, comunicando il provvedimento di espulsione nei confronti della spia e del suo direttore superiore.

Provvedimenti necessari rispetto ad un atto ostile di estrema gravità”: così li ha definiti il Ministro Di Maio, mentre Mosca ha espresso rammarico, annunciando possibili passi diplomatici in risposta alla misura adottata dal Governo italiano.

Su quanto è accaduto, oltre alla Procura ordinaria, indaga anche la magistratura militare, visto che i documenti ceduti, esattamente 181 documenti top secret, riguarderebbero i sistemi di telecomunicazione militare e notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Durante l’udienza di convalida per il fermo, Biot si è avvalso della facoltà di non rispondere nonostante.

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A margine la moglie difende il marito: “ mio marito non voleva fottere il Paese e non l’ha fatto neanche questa volta, ve l’assicuro, ai russi ha dato il minimo che potesse dare perché non è uno stupido”. La moglie infatti, sostiene che Biot fosse solo disperato per il futuro della coppia e dei figli. Nonostante la situazione personale di Biot e la testimonianza della moglie, rimangono l’importanza e la delicatezza del materiale trasmesso e il tradimento del militare italiano.

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