Alto Adige
Mancate vaccinazioni, multe fino a 500 euro
La Giunta provinciale ha approvato ieri (23 luglio) procedure e sanzioni da applicare nei casi di inadempimento dell’obbligo vaccinale per l’anno scolastico 2019-2020.
“In quest’ambito purtroppo abbiamo delle percentuali al di sotto della media italiana ed europea, per alcune vaccinazioni siamo addirittura intorno al 73%, ed abbiamo quindi sempre puntato a raggiungere la percentuale del 95% stabilità dall’OMS che assicura la cosiddetta protezione di gregge – ha sottolineato l’assessore alla salute, Thomas Widmann.
Il termine ultimo per la presentazione dei documenti che attestano l’avvenuta vaccinazione o per richiedere una prenotazione per effettuare la vaccinazione stessa è stato spostato all’8 agosto, alle ore 24.
Le possibilità previste per la presentazione della richiesta di vaccinazione sono le seguenti: il numero provinciale del CUPP per prestazioni nel settore della prevenzione sanitario 0472 973850; il portale online https://vaccinionline.asdaa.it/formvaccini/ al quale si accede attraverso la pagina dell’Azienda sanitaria e già comunicato ai genitori interessati; via email a [email protected] oppure [email protected]; agli sportelli del CUPP presenti nei 7 ospedali altoatesini.
Inoltre è previsto un servizio presso i servizi igiene e sanità pubblica dei 4 Comprensori sanitari solamente per i minorenni e previo lettera di invito spedita dall’Azienda sanitaria.
Cosa succede se non si effettuano i vaccini obbligatori
Se l’8 agosto l’utente è in possesso della documentazione vaccinale o ha già fissato un appuntamento per effettuarla può accedere al servizio di formazione di scuole dell’infanzia, asili nido e microstrutture aziendali. Se non vi sono i requisiti, invece, il minore perde il diritto di accedere al servizio educativo presso gli asili o nelle strutture analoghe.
Altro caso possibile: è stato fissato un appuntamento successivo all’8 agosto e i genitori non si presentano. A questo punto scatta un iter interno all’asilo e i genitori hanno tempo 30 giorni prima che scatti la sanzione ed il bambino venga escluso dalla formazione.
“Va sottolineato – ha aggiunto l’assessore Widmann – che non vi sono alternative, la competenza è appannaggio delle direzioni delle singole strutture. Per quanto riguarda le scuole elementari, medie e superiori, i genitori sono obbligati al pagamento della sanzione amministrativa ma i giovani possono continuare a frequentare la scuola”.
Obbligo vaccinale: bambini non in regola e sanzioni
A fronte di 68.955 bambini iscritti presso asili nido e scuole di ogni ordine e grado, sono partite, il 20 giugno scorso, 10.918 lettere per richiedere la vaccinazione pari al 15,8% del totale degli iscritti. La percentuale più elevata di irregolarità si era registrata negli asili nido ladini con il 19,9%, mentre negli asili di lingua italiana i bambini privi della necessaria documentazione relativa all’obbligo vaccinale sono l’11,8%.
Nelle scuole per l’infanzia di lingua tedesca, a fronte di 12.490 iscritti, vi sono attualmente 1.175 minori non in regola, mentre sui 3.382 bambini iscritti alle scuole per l’infanzia di lingua italiana sono circa 300 quelli non ancora in regola con la documentazione vaccinale.
Per quanto riguarda, inoltre, le scuole a carattere statale (comprese professionali e paritarie) di lingua italiana, su 16.000 alunni vi sono 1.671 casi non in regola.
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative queste verranno definite caso per caso. In caso di non ottemperanza dell’obbligo vaccinale il primo importo previsto è di 167,7 euro, mentre nel caso di recidiva o di non risposta è prevista una sanzione fino a 500 euro.
Obiettivo: aumentare al massimo la copertura vaccinale
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha concluso sottolineando che nessun componente della Giunta ha mai negato la necessità di elevare la copertura vaccinale in quanto vi è la piena consapevolezza che “le vaccinazioni salvano la vita e la salute.
In questo caso non vi è dubbio che la competenza sia statale, anche per quanto riguarda le sanzioni previste. Da parte nostra facciamo tutto il possibile per consentire ai genitori di ottemperare a questo obbligo, perché il nostro obiettivo non è quello di escludere, bensì quello di aumentare al massimo la copertura vaccinale di tutta la popolazione”.
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