Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Alto Adige

Maxi operazione: la ‘Ndrangheta in Alto Adige infiltrata anche in edilizia e ristorazione

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

All’alba di questa mattina si è conclusa un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento – Direzione Distrettuale Antimafia- che ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione di venti ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettanti soggetti, ritenuti a vario titolo associati alla ‘ndrangheta e gravemente indiziati dei reati di associazione mafiosa, estorsione, sequestro di persona, illecita vendita di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, bancarotta fraudolenta, contraffazione di documenti e favoreggiamento.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Trento e dal Servizio Centrale Operativo, sono state avviate nell’estate del 2018, in seguito ad alcune dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha asserito di essere a conoscenza dell’esistenza di una “locale” di ‘ndrangheta da anni attiva a Bolzano, emanazione, seppur con ampi margini di autonomia, della ndrina Italiano-Papalia di Delinauova, in provincia di Reggio Calabria.

Nel corso delle indagini in più d’una occasione gli indagati hanno fatto riferimento a contatti con i cartelli colombiani per la fornitura di cocaina. Inoltre sono stati sequestrati diversi carichi di sostanza stupefacente proveniente dalla Calabria e diretti a Bolzano; uno di quest’ultimi sequestrato anche a Trento prima che potesse raggiungere l’Alto Adige.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Le indagini della Polizia hanno permesso di mettere in evidenza come la compagine ndraghetista altoatesina, una volta divenuta egemone nella gestione delle piazze di spaccio, abbia stretto alleanze con la criminalità locale e del Triveneto, utilizzata per lo smercio della droga nonché per l’approvvigionamento di armi.

Tra gli arrestati, indiziati di concorso esterno in associazione mafiosa, vi sono anche due soggetti originari di Bolzano, rispettivamente di 32 e 45 anni, così come di Padova e Treviso, raggiunti anch’essi dalla custodia cautelare in carcere questa notte.

Inoltre, è stato accertato come la locale di ndrangheta di Bolzano avesse anche contatti con soggetti rom, al punto tale di farli figurare quali lavoranti in una ditta di costruzioni per garantirgli i benefici alternativi alla detenzione.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

La pericolosità, del gruppo criminale calabrese stanziatosi in Trentino Alto Adige si è rivelata non soltanto nell’ambito di attività strettamente criminali, ma anche con una intensa infiltrazione nel tessuto economico altoatesino, in particolare nel settore edile e della ristorazione.

Al vertice della locale altoatesina è stato individuato un sessantenne originario di Delianuova ma da molti anni residente a Bolzano, titolare di una ditta di costruzioni, e fittiziamente del bar utilizzato per gli incontri tra gli esponenti della stessa locale.

A quest’ultimo, in aggiunta ad una serie di reati tra cui l’associazione mafiosa, il traffico di droga e la detenzione illegale di armi, è stato contestato il reato di bancarotta fraudolenta per l’appropriazione indebita del denaro di una ditta di costruzioni, di cui era amministratore, dichiarata fallita dal Tribunale di Bolzano, e pertanto sottoposta a procedura concorsuale tale da garantire i creditori, impedendo che quest’ultimi vedessero soddisfatti gli importi richiesti.

Allo stesso modo tra i compartecipi dell’associazione mafiosa individuata a Bolzano sono risultati due fratelli calabresi, rispettivamente di 65 e 57 anni, da anni residenti in Trentino Alto Adige e titolari di bar e pizzeria nel capoluogo altoatesino.

Nel corso delle indagini sono tati accertati anche episodi di estorsione ai danni di un meccanico di Bolzano nonché di sequestro di persona in danno di un ristoratore.

Entrambi gli episodi, l’uno finalizzato ad evitare di pagare una riparazione ad un meccanico; l’altro per riscuotere un asserito debito, hanno confermato modalità, nonché una forza intimidatoria raggiunta dalla consorteria calabrese altoatesina, tipiche delle ndrine della Calabria.

Proprio i legami con queste ultime, in primis gli Italiano –Papalia di Delianuova ma anche i “Barbaro –Papalia”, egemoni a Plati con ramificazioni fino a Buccinasco in provincia di Milano, e gli “Alvaro-Macrì-Violi” di Sinopoli, sono stati una costante della “locale” scoperta a Bolzano per il traffico di droga e il reperimento di armi da avere a disposizione in Trentino Alto Adige.

Esponenti di ndrine calabresi della fascia ionica e tirrenica, operanti in provincia di Reggio Calabria, sono stati anch’essi raggiunti dalle ordinanze di custodia cautelari in carcere emesse dall’Autorità giudiziaria di Trento ed eseguite questa notte dalla Polizia di Stato anche in Calabria.

NEWSLETTER

Merano4 ore fa

Politica senza privilegi. I Verdi di Merano donano una parte del loro gettone di presenza

Alto Adige10 ore fa

Termovalorizzatore di Bolzano, in visita la terza commissione

Merano11 ore fa

PM rimuove le accuse di lesioni costali nel caso Gruber

Trentino11 ore fa

Il governo non impugnerà la legge trentina sugli orsi

Val Pusteria12 ore fa

Confindustria Alto Adige: l’assemblea in Val Pusteria ha confermato Peter Rech rappresentante comprensoriale

Oltradige e Bassa Atesina13 ore fa

La prima tappa di “Borgo diVino in tour 2024” fa sosta a Egna con un ricco programma

Laives14 ore fa

Il sottopasso al contrario: “Barriera architettonica che non protegge i più deboli”

Val Pusteria14 ore fa

Rio Pusteria, l’incontro tra i Carabinieri e il Sindaco Heinrich Seppi

Oltradige e Bassa Atesina14 ore fa

Lamentele per impennate, derapate, guida a folle velocità. Aumentano i controlli al ponte Ischia Frizzi

Bolzano15 ore fa

Tentano la rapina e scatta una rissa. Espulsi tre cittadini marocchini

Val Pusteria1 giorno fa

Patenti di guida irregolari in Val Pusteria. I controlli dei Carabinieri

Valle Isarco1 giorno fa

Vipiteno, un inverno in crescita e il lancio della nuova ActivCard

Merano1 giorno fa

Quattro giorni d’immersioni nella bellezza del verde con “Merano Flower Festival”

Merano1 giorno fa

La cooperativa sociale Ginko pensa all’apertura del negozio nel rione Maria Assunta a Merano

Val Pusteria1 giorno fa

Denunciata falsa operatrice dell’assistenza domiciliare che ha tentato di rubare in casa di persone anziane

Alto Adige4 settimane fa

Carabinieri di Bolzano lanciano una campagna di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani

Alto Adige4 settimane fa

Hotel altoatesini bersaglio di truffe seriali, denunciato un 46enne napoletano

Bolzano4 settimane fa

Rissa al Druso: quattro daspo emessi dal questore

Alto Adige4 settimane fa

Automobilista ferito gravemente dopo un impatto con un camion in valle Aurina

Politica4 settimane fa

Tensione in giunta sulla commissione pari opportunità: critiche da Galateo di Fratelli d’Italia

Salute4 settimane fa

Servizio Sanitario Nazionale, per l’89% degli italiani è sacro

Oltradige e Bassa Atesina4 settimane fa

Girava tra le case con arnesi da scasso a Montagna: denunciato

Alto Adige4 settimane fa

Incidente sulla MeBo: camper in fiamme sulla corsia sud

Val Pusteria4 settimane fa

Operazione di controllo a Brunico e Bressanone: irregolarità in bar e sanzioni del Questore

Merano4 settimane fa

Controlli speciali a Merano: il questore notifica altri decreti di espulsione

Italia ed estero4 settimane fa

Ungheria: Ilaria Salis in tribunale ancora con manette e catene

Alto Adige4 settimane fa

Polizia intensifica i controlli su alcol e droga tra i conducenti in Alto Adige

Alto Adige3 settimane fa

Albanese arrestato con undici chili di droga e biciclette rubate: permesso di soggiorno revocato

Motori4 settimane fa

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio eletta “Sedan of the Year”

Alto Adige4 settimane fa

Polizia arresta ricercato al rientro in Italia e intensifica controlli a Vipiteno e Brennero

Archivi

Categorie

più letti