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Italia & Estero

Meloni punta sul Mediterraneo: l’Italia torna protagonista

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Uno dei successi più riconosciuti del Governo Meloni è senz’altro quello in ambito di politica estera, un settore in cui, oggettivamente, l’Italia aveva assunto un ruolo sempre più marginale nell’ultimo decennio. Proprio in questo contesto si inserisce il rilancio della centralità italiana nel Mediterraneo, da sempre storica area di influenza del nostro Paese.

Chiamato dagli antichi romani “Mare nostrum” e culla di civiltà fin dall’antichità, il Mediterraneo ha accompagnato le vicende secolari della penisola italiana; infatti, dall’Impero Romano alle Repubbliche Marinare, passando per il Regno d’Italia fino all’attuale Repubblica, ha sempre rappresentato un ponte naturale tra Europa e Africa, tra Occidente e Oriente.

In questi due anni e mezzo di Governo, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rilanciato il ruolo dell’Italia, facendole ritrovare la sua posizione naturale nello scacchiere mondiale, europeo e, appunto, mediterraneo.



Dopo anni in cui la posizione geografica del nostro Paese veniva percepita spesso come una fragilità – un semplice punto di approdo per migliaia di disperati in cerca di un futuro migliore – oggi essa è tornata ad essere una risorsa strategica, un crocevia culturale e geografico capace di connettere molteplici Nazioni.

Un segnale chiaro di questa ritrovata centralità è l’incontro intergovernativo tra Italia e Grecia svoltosi ieri nella splendida cornice di Villa Doria Pamphilj. I due Paesi, entrambi guidati da Governi di centro-destra, hanno rafforzato la cooperazione su temi cruciali come difesa, sicurezza e immigrazione.

Tuttavia, il rafforzamento dei rapporti non si limita ai Paesi mediterranei membri dell’Unione Europea; infatti, l’Italia ha tessuto relazioni solide anche con gli Stati della Penisola Balcanica, che sostiene nel loro percorso di adesione all’Unione Europea.

In questo quadro, spicca l’Albania, con la quale l’Italia vanta un legame storico, oggi ancora più forte grazie all’intesa tra Giorgia Meloni e il Primo Ministro Edi Rama, recentemente riconfermato alla guida del Paese delle Aquile. Nell’alveo di questo rapporto, il Patto Italia-Albania sui migranti ne è la dimostrazione più concreta.

Anche sul fronte africano del Mediterraneo, l’Italia sta giocando un ruolo di primo piano, soprattutto con Libia, Tunisia ed Egitto.

D’altra parte, qui, non si parla solo di gestione dei flussi migratori, poiché la vera svolta è rappresentata dal Piano Mattei, un progetto ambizioso di cooperazione che punta a portare investimenti italiani nei Paesi africani. L’obiettivo è duplice: promuovere uno sviluppo locale sostenibile e offrire ai cittadini africani opportunità reali nei loro Paesi, riducendo così le spinte migratorie.

Un ulteriore tassello della strategia italiana si orienta a est, verso un “Mediterraneo allargato” che comprende anche il Medio Oriente. Emblematico in questo senso è il dialogo con la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan, recentemente in visita ufficiale in Italia. La crescente centralità della Turchia nello scacchiere geopolitico globale – testimoniata, ad esempio, dal possibile faccia a faccia tra Zelensky e Putin a Istanbul questo giovedì – rende questo asse particolarmente rilevante.

Non meno strategici sono i rapporti con il Golfo Persico, in particolare con gli Emirati Arabi Uniti. Il 24 febbraio scorso, la Premier Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, la prima volta assoluta che un Presidente degli Emirati Arabi Uniti si recasse in visita ufficiale in Italia. In quell’occasione è stato annunciato un investimento da quaranta miliardi di dollari da parte emiratina nel nostro Paese, a conferma di un legame sempre più profondo.

Tutto ciò dimostra come il Mediterraneo – snodo cruciale anche per i traffici tra l’Oceano Atlantico e quello Indiano – sia oggi il fulcro della visione geopolitica del Governo Meloni. Una visione che punta a riportare l’Italia al centro delle dinamiche politiche, economiche e culturali di un’area che collega Nord e Sud, Est e Ovest del mondo.

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