“Miriam Makeba – la voce dell’Africa”: il 1° luglio concerto della Larry Band al parco Semirurali

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Nell’ambito del progetto “Semirurali Social Park”, il Centro per la Pace del comune di Bolzano, Cooltour (La Strada-der Weg) e l’Ufficio Pari Opportunità del comune di Bolzano hanno realizzato un ciclo di incontri dal titolo “Il mondo è donna”, composto da vari appuntamenti di approfondimento del ruolo della donna nella cultura e nella società africane.

A questo ciclo appartiene il concerto “Miriam Makeba – la voce dell’Africa” che si terrà giovedì 1 luglio alle ore 20.30 al Parco delle Semirurali. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. In caso di pioggia, l’evento verrà spostato nell’Aula Magna dell’istituto Liceo G. Pascoli, Via Grazia Deledda 4.

Il concerto, interpretato dai musicisti della “Larry Band”, sarà alternato da letture tratte dalla biografia di Miriam Makeba. “Mamma Africa“, come veniva affettuosamente sopranominata dai suoi fan, Miriam Makeba è stata una figura ponte fra l’occidente e il Sudafrica.

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Attraverso le sue canzoni cantava il disagio del popolo africano vessato dall’Apartheid e il suo successo in occidente le ha permesso di dare risalto alle problematiche, spesso ignorate o poco note, del popolo sudafricano. Attraverso l’alternanza tra la musica e la lettura della sua storia, con “Miriam Makeba – la voce dell’Africa” vogliamo celebrare la figura dell’attivista e cantante africana.

Le sue doti musicali le valsero la stima e l’ammirazione di diversi personalità quali Marlon Brando, Bette Davis, Nina Simone e Miles Davis, arrivando perfino ad esibirsi per l’ex presidente John F. Kennedy. Negli anni Settanta partecipò alle assemblee delle Nazioni Unite, dove ebbe modo di pronunciarsi nuovamente contro l’Apartheid, e a seguito delle quali venne costretta all’esilio da parte del governo Sudafricano.

Nel 1990, a seguito della liberazione dalla sua prigionia durata 27 anni, il leader africano Nelson Mandela invitò Makeba a fare ritorno in Africa, dopo 31 anni di esilio, la quale divenne ambasciatrice di buona volontà presso le Nazioni Unite.

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Negli anni successivi alternò la sua attività musicale con i suoi impegni da ambasciatrice dedicandosi al sostegno di ragazze maltrattate e promuovendo campagne di sensibilizzazione legate all’Aids e contro l’abuso di droga. Portò avanti le sue lotte fino all’ultimo quando nel 2008 morì nel corso di un concerto dedicato a Roberto Saviano e alla lotta contro la criminalità organizzata, all’età di 74 anni.