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Bolzano

Nuova strada di accesso alla Badia, Koellensperger: “Dubbi sulla gara da 46 milioni”. Parte l’interrogazione

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Foto fabriziopollinzi.blogspot.com.linformatore.net
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Ci vuole chiarezza sulle dinamiche di affidamento dei lavori di realizzazione della nuova strada di accesso alla val Badia. 

E i dubbi legittimi meritano di essere fugati.

Ne è convinto Paul Koellensperger, che in seguito a una segnalazione arrivata al suo gruppo consiliare ha deciso di depositare una richiesta accesso atti e un’interrogazione, per cercare di districare la matassa ingarbugliata di una gara d’appalto con una base d’asta molto importante, oltre 46 milioni di euro.

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La vicenda è di quelle che meritano un approfondimento.

Ci riferiamo al bando per l’affidamento del primo lotto dei lavori di realizzazione del nuovo accesso stradale alla val Badia (AOV/SUA L 029/2016 – Nuovo accesso Val Badia con ponte sulla Rienza e galleria Floronzo) – afferma Koellensperger –  un procedimento dallo svolgimento molto tormentato.

La gara era stata inizialmente vinta dall’Ati composta dalla E.MA.PRICE e dalle mandanti Nordbau Nordbau Peskoller Srl, Karl Wieser Snc, Niederwieser Bau Srl e Transbagger Srl sulla base di un’offerta risultata prima nella graduatoria in seguito alla valutazione della qualità tecnica e del ribasso offerto.

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La terza classificata – un’Ati composta da Strabag Alpenbau, Moser & Co. Srl e Geobau Srl – era ricorsa in giudizio con un ricorso incentrato su profili esclusivamente formali che riguardavano l’errata indicazione in sede di offerta delle quote percentuali di esecuzione dei lavori, riferite alle singole imprese facenti parte il raggruppamento E.MA.PRICE“.

In prima battuta, come spiega il consigliere provinciale, il ricorso era stato respinto dal Trga di Bolzano, ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione, accogliendo il ricorso della Strabag.

Gli effetti della sentenza hanno portato il raggruppamento E.MA.PRICE ad essere escluso dalla gara e al contestuale subentro dell’Ati con Strabag nell’aggiudicazione e quindi nel contratto in via di stipulazione, previa verifica del possesso dei requisiti prescritti in capo a quest’ultima da parte della Stazione appaltante (la seconda classificata, è stata esclusa per le note difficoltà societarie in cui è incappata la Oberosler Cav. Pietro Srl).

Partita conclusa? Niente affatto. Nella successiva fase di verifica dei requisiti in capo alla compagine vincitrice, pare sia emerso che questa abbia commesso lo stesso identico errore per il quale era in precedenza stata esclusa E.MA.PRICE.

Tuttavia l’Amministrazione appaltante sembra essere intenzionata ad affidare ugualmente i lavori alla cordata con Strabag – continua Koellensperger – disattendendo i principi contenuti nella sentenza del Consiglio di Stato e che hanno portato all’esclusione della E.MA.PRICE.

Se questo scenario si concretizzasse, i lavori verrebbero assegnati ad una compagine che ha presentato un’offerta economica superiore di ben 5 milioni di euro a quella risultata inizialmente vincitrice e dalla qualità giudicata dalla commissione di gara nettamente inferiore.

Sarà compito eventualmente della magistratura contabile indagare sull’operato dell’amministrazione, nel frattempo ci riserviamo di inviare una segnalazione all’Autorità nazionale anticorruzione qualora le risposte che ci giungeranno dall’assessorato competente non fossero convincenti“.

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