Alto Adige
Passi concreti per la razionalizzazione della rete alta tensione Val Isarco da 250 milioni

Entra nella fase della concretizzazione il progetto di razionalizzazione della rete ad alta tensione in val d’Isarco con l’eliminazione di gran parte delle linee elettriche attuali che basa sull’accordo di portata strategica siglato nell’estate 2018 dal presidente della Provincia Arno Kompatscher con Terna e RFI.
Lo studio di fattibilità per questo progetto di rilievo, con proposte tecniche dettagliate, è stato presentato nel tardo pomeriggio di oggi 26 marzo a palazzo Widmann a Bolzano dai vertici di Terna a funzionari ed esperti alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati.
“250 milioni di euro vengono investiti per migliorare la qualità di vita dei cittadini in val d’Isarco e allo stesso tempo per assicurare l’alimentazione energetica secondo i più moderni standard qualitativi e l’approvvigionamento energetico per il tunnel di base del Brennero BBT.
Da oltre 30 anni si perseguiva questo obiettivo: lo scorso anno si è riusciti a dare una svolta alle trattative e ora è già pronto un piano dettagliato degli interventi di eliminazione di quattro delle sei linee esistenti fra Cardano e Mules”, ha affermato il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Lo studio di fattibilità indica un nuovo schema di connessione che comporta la costruzione di due nuove dorsali su un’unica palificata da 220 kV e contemporaneamente da 130 kV con un’ampia razionalizzazione delle linee elettriche dell’alta tensione presenti in val d’Isarco.
È prevista, infatti, la demolizione di 6 linee a 132 kV tra Bolzano e Bressanone e 3 linee a 132 kV tra Bressanone e Le Cave.
“Questa razionalizzazione comporterà la demolizione di circa 260 km di elettrodotti con ripercussioni positive dal punto di vista della sostenibilità ambientale e soprattutto per la qualità di vita dei cittadini delle aree interessate” ha fatto presente il presidente Kompatscher.
Particolare attenzione è rivolta alla razionalizzazione delle linee elettriche dell’alta tensione nell’area fortemente urbanizzata di Bressanone/Millan. Sono circa 1.000 gli edifici presenti sulle aree interessate dallo smantellamento degli elettrodotti per un totale di oltre 10.000 persone.
Per la realizzazione su un unico tracciato periferico della linea da 220/132 kV a sud di Bressanone è stata individuata la variante risolutiva.
Il documento è l’esito delle analisi e delle elaborazioni effettuate da Terna tenendo presenti le indicazioni ricevute dai sindaci e dai tecnici dei Comuni coinvolti in vari incontri.
Nel pomeriggio di oggi il documento è stato presentato da Terna al presidente Arno Kompatscher, e ai sindaci dei Comuni interessati, alla presenza di Martin Ausserdorfer di BBT, Luis Amort, direttore generale e amministratore delegato di Edyna, di direttore di dipartimento Ulrich Stofner, e il direttore dell’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima, Flavio Ruffini.
Per Terna erano presenti Adel Motawi e Luigi Michi, che ha posto in evidenza che “È la prima volta in Italia che Terna opera con un lavoro sinergico con gli enti locali che porta a liberare il territorio dall’invasività delle linee di alta tensione sfruttando le tecnologie moderne e la geolocalizzazione eliminando le criticità. Una vera best practice da esportare in altre realtà regionali”.
L’investimento complessivo per l’opera è di assoluta rilevanza essendo stimato in 250 milioni di euro, dei quali la maggior quota a carico di Terna quale ente preposto alla fornitura di energia e per garantire la messa in servizio della nuova BBT, prevista per il 2026.
RFI da parte sua sostiene i costi per gli interventi funzionali all’alimentazione delle infrastrutture ferroviarie, mentre a carico della Provincia saranno i costi relativi agli interventi territoriali e ambientali per importo compreso fra i 15 e i 20 milioni di euro. Garantirà, inoltre, la massima efficienza nell’espletamento delle procedure amministrative e autorizzative.
L’ulteriore progettazione di dettaglio riferita alle rispettive fasce di fattibilità avverrà in stretta collaborazione con i singoli Comuni. Come è stato convenuto nell’incontro odierno, entro due settimane da oggi sono previsti incontri ad hoc. Seguiranno, quindi presentazioni del progetto ai cittadini dei Comuni interessati. Poi si potrà passare alla fase della progettazione di massima a cura di Terna e quindi alla valutazione di impatto ambientale VIA.
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