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Politica

Passo indietro: Svp dice NO alla partecipazione. Verdi come i 5Stelle: “Tradimento post elettorale”

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Dopo diversi anni di intenso lavoro preparatorio, nell’estate 2018 il Consiglio provinciale ha approvato la nuova legge per la democrazia diretta, partecipazione e formazione politica (Amhof/Foppa/Noggler).

Faceva parte delle promesse elettorali del 2013 ed è stata un salto di qualità in materia di partecipazione in Alto Adige, anche se all’ultimo momento la SVP non ha potuto fare a meno di sfalciarne alcune parti.

Per i Verdi altoatesini, già durante il dibattito in Consiglio era emerso come lo stesso Presidente Kompatscher non fosse più d’accordo con le sue stesse promesse. Soprattutto l’articolo 12 (referendum confermativo per le leggi provinciali) sembrava “dargli fastidio come una spina“.

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In vista delle elezioni che si stavano avvicinando però non poteva certo tirarsi indietro, l’imbarazzo sarebbe stato eclatante, e così la legge è passata.

Ora invece che le elezioni sono alle spalle, non si esita un attimo a togliere la partecipazione popolare dall’agenda politica.

Il disegno di legge n. 12/19, primo firmatario Lanz, prevede tra le altre cose che il fastidioso articolo 12 venga cancellato.

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Dev’essere proprio una faccenda importante se la SVP concentra le sue forze su questo tema proprio all’inizio della legislatura (è il secondo disegno di legge presentato dalla maggioranza).

Che cosa ne dobbiamo dedurre? – sottolineano i Verdi dell’Alto Adige – Che la SVP ha paura della democrazia? Crede davvero che le cittadine e i cittadini non abbiano altro a cui pensare che a paralizzare il lavoro del Consiglio e della Giunta? Ha paura che il popolo potrebbe non essere d’accordo con le sue decisioni?

In un modo o nell’altro resta un segnale molto triste ai cittadini e alle cittadine, e un altro passo verso il passato della nuova Giunta.

Annunciamo che, se la proposta di Lanz dovesse essere approvata, proporremo un referendum secondo l’art. 47 dello Statuto d’autonomia. Le sette firme di Consiglieri/e provinciali necessarie alla presentazione sono già garantite dal gruppo Verde, dal Team Köllensperger e dal Movimento 5 Stelle.

Per lo meno sulla propria partecipazione i cittadini e le cittadine devono poter dire la loro”.

Stesso parere, come già confermato dai Gruene dell’Alto Adige, ha espresso proprio oggi (26 febbraio) il consigliere provinciale del MoVimento 5 Stelle Diego Nicolini, che parla di tradimento post elettorale.

La proposta di stralciare il referendum confermativo per le leggi provinciali è un cattivo segnale di scollamento dell’SVP da coloro che, appena 4 mesi fa, li hanno scelti come loro rappresentanti. Segnale ancora peggiore considerato che hanno fatto questa legge in periodo pre-elettorale per utilizzarla come loro bandiera, salvo poi, una volta eletti, cancellarla nei punti più importanti“.

L’ennesimo esempio di una politica delle poltrone lontana dalla volontà dei cittadini  – ha sottolineato Nicolini – . La modifica normativa all’attuale legge allontanerebbe da un modello che consente maggiore certezza all’azione politica del consiglio.

Il MoVimento 5 Stelle si batterà a tutti i livelli, con azioni di piazza e con il consueto lavoro istituzionale, affinché non si proceda alla modifica”, ha ribadito il consigliere.

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