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Politica

Proclamare l’emergenza climatica anche per l’Alto Adige, Team K: “Un passo importante”

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Venerdì 5 luglio il gruppo consiliare del team Köllensperger – primo firmatario il perito agrario Peter Faistnauer – ha depositato presso la segreteria del Consiglio provinciale una mozione sul tema dell’emergenza climatica e proprio il giorno successivo si è abbattuta sull’Alto Adige e in particolare su val d’Ega, Oltradige e Bassa Atesina una nuova, violenta tempesta.

I venti hanno raggiunto i 114 km/h, provocando danni a case e patrimonio forestale, con oltre cento interventi richiesti ai vigili del fuoco.

Una situazione che ci ha riportato con la memoria al 25 ottobre 2018, quando una tempesta ancor più violenta devastò molti boschi, provocando una vera e propria apocalisse in varie zone della Provincia, con ettari di alberi sradicati o spezzati.

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Si legge in una nota: “Fenomeni meteorologici così estremi se ne sono periodicamente sempre verificati nel tempo, quello che preoccupa è la loro sempre maggiore frequenza e intensità.

Le misure globali, nazionali e locali finora adottate per combattere la crisi climatica sono tutt’altro che sufficienti. Anche gli obiettivi presentati nell’ambito della Convenzione di Parigi sul clima non garantiscono di riuscire a mantenere l’innalzamento medio delle temperature al di sotto di 1,5 gradi“.

Queste sono le conclusioni del rapporto dell’IPCC pubblicato nell’ottobre 2018. La comunità internazionale, l’Italia e l’Alto Adige non devono più esitare, ma devono agire in modo rapido e coerente.

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Cosa significa proclamare l’emergenza climatica? Non si tratta di uno stato di emergenza in senso giuridico – chiarisce Faistnauer – è innanzitutto un appello politico per riconoscere il global warming come una grave minaccia e dichiarare che il suo contenimento è un compito dalla massima priorità“.

Ma ci sono naturalmente anche dei risvolti molto concreti: nella mozione il Team Köllensperger chiede infatti alla Giunta, tra le altre cose: di sviluppare misure che vadano oltre a quanto già fatto, compreso l’impegno a verificare l’impatto in termini di emissioni climalteranti di ogni delibera, puntando per quanto possibile all’obiettivo della neutralità climatica e della tutela ambientale; di fissare l’obiettivo di rendere l’Alto Adige neutrale dal punto di vista climatico entro il 2035 e di pianificare e attuare tutte le misure necessarie in modo credibile e sistematico.

Malgrado la sensibilità degli altoatesini sul tema (oltre il 50% risultano essere preoccupati, come emerso in una recente indagine dell’Astat), anche su questo punto è necessario impegnarsi di più, con campagne mirate: il cambiamento parte dai comportamenti virtuosi di ognuno di noi.

Un voto all’unanimità in aula per questa mozione sarebbe un segnale ai tantissimi giovani che nei “Friday for Future” hanno chiesto ai politici di agire e di farlo in fretta“, conclude il Team Koellensperger.

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