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Italia ed estero

Salvini ad Albenga: insulti e Bella Ciao. Il vicepremier: “Perfetti per Sanremo”

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Foto ivg.it
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Contestazioni, fumogeni, cori e insulti per Matteo Salvini ad Albenga, in provincia di Savona, dove il vicepremier si trovava per un intervento a sostegno del candidato sindaco della Lega Gerolamo Calleri e i candidati leghisti alle Europee.

Erano un centinaio gli esponenti della sinistra radunati vicino al palco dove il ministro dell’Interno ha tenuto il comizio.

Tra gli epiteti, “fascista di m…” e “Salvini a lavorare”. E’ stata poi la volta degli inni partigiani come “Fischia il vento” e “Bella Ciao”.

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I compagni si sono guadagnati il biglietto per Sanremo“, è stata la replica del leader del Carroccio.

Gli Studi di settore sono “una estorsione di Stato“, ha detto Salvini durante il comizio. “Sono una estorsione di Stato perché se non dichiari quello che vuole lo Stato, lo Stato ti manda i controlli“, ha aggiunto.

Il ministro ad Albenga ha parlato anche del lavoro del governo, dei risultati ottenuti dal suo ministero in materia di immigrazione per rispondere al vicepremier Luigi Di Maio che aveva parlato di “fallimenti“.

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Nel mio campo – ha detto – qualcosa ho fatto. Gli sbarchi, rispetto allo scorso anno sono diminuiti del 92% e le morti nel Mediterraneo sono state dimezzate“.

Nel ponente Ligure Salvini ha anche sottolineato il ruolo del partito a livello internazionale.

Stavolta siamo noi il primo partito in Europa –  ha aggiunto – . La rivoluzione stavolta parte dall’Italia perché o l’Europa la salviamo adesso o ai figli lasciamo uno stato islamico fondato sulla paura e sulla precarietà. E io voglio una generazione che sia invece libera e orgogliosa“.

Durante il discorso di comizio, un gruppo di manifestanti ha però srotolato uno striscione con la scritta “restiamo umani“.

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