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Alto Adige

Scuola, il M5S e gli insegnanti precari della scuola all’incontro con la sottosegretaria Floridia

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Ieri pomeriggio il Consigliere provinciale M5S Diego Nicolini, accompagnato dalla Senatrice Orietta Vanin e dai rappresentanti del Coordinamento degli insegnanti precari della scuola di Bolzano, ha incontrato presso il Ministero dell’Istruzione, la Sottosegretaria Barbara Floridia.

Il fine è quello di aggiornare il Ministero sull’aggravata situazione di disparità tra le scuole dei gruppi linguistici presenti nella nostra provincia per quanto riguarda i criteri di reclutamento e formazione dei docenti.

Come già risaputo da oltre 3 anni, una norma di attuazione del 2018 assegna la competenza per tutti i percorsi di formazione iniziale di ogni ordine e grado scolastico per tutti e tre i gruppi linguistici della Provincia da attivare attraverso la LUB, ma la scuola italiana, pur essendo compresa in questa norma di attuazione, rimane tuttora immobile.

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Da poco è stato indetto un concorso solo per la scuola di lingua italiana (una prova selettiva) che non è contemplato dalla norma di attuazione e che rischia di penalizzare ulteriormente tutti i docenti precari che lavorano da molto tempo nella scuola italiana della provincia.

La rappresentanza italiana nel governo provinciale è incapace di ristabilire un equilibrio tra personale e risorse per garantire pari opportunità tra le scuole dei tre gruppi linguistici. Una disparità evidente ed inaccettabile a solo vantaggio delle scuole tedesche e ladine, che porta alla degradazione del sistema scolastico in lingua italiana.

Tutto questo ricade inevitabilmente sugli utenti della scuola: un esempio eclatante è quello degli insegnanti di sostegno. Nella provincia di Bolzano per la scuola italiana il rapporto tra numero di alunni con diritto al sostegno e numero di insegnanti specializzati è nettamente inferiore (di quasi un terzo!) sia alla media nazionale che ai dati della scuola tedesca e ladina.

Un altro esempio importante è quello delle risorse complessive: la scuola italiana cresce da diversi anni al ritmo di 1000 alunni ogni tre anni, ma sono diminuiti costantemente gli stanziamenti ed è rimasto invariato il numero dei docenti.

Questo è anche il motivo per il quale, a differenza di tutto il resto d’Italia, ancora esistono a Bolzano docenti precari delle graduatorie ad esaurimento che, da decenni, attendono la doverosa stabilizzazione, dopo che sono state loro negate dalla provincia le stesse opportunità offerte ai colleghi del resto d’Italia.

Diego Nicolini: “Di tutto questo è bene che il Ministero sia stato reso edotto, affinché esso non si presti alla complicità nell’esercizio di questa strategia, ma che intervenga laddove ne ha la competenza, per richiamare al rispetto della legge e del principio di uguaglianza costituzionalmente sancito. Continua la nostra lotta verso la parità di trattamento anche per gli insegnanti in lingua italiana!“.

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