Società
Social e crisi, per una corretta convivenza virtuale

Il Covid-19 si è abbattuto come un macigno sulla vita di sette miliardi di persone.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che una pandemia globale, nel 2020, avrebbe riscritto la storia dell’uomo costringendo, fatto non avvenuto nemmeno in tempo di guerra, persone a segregarsi in casa spinte a cambiare da sera a mattina il loro stesso modo di vivere.
Praticamente il Covid ha annullato l’essere umano stesso. Ma essendo animale abitudinario, l’uomo si è anche saputo reinventare. Sfruttando i mezzi offerti dalle tecnologie per riadattarsi ad un mondo giocoforza diverso.
Per anni si è sentito parlare dei social come strumenti alienanti, anche da parte di chi ne ha fatto e fa uso massiccio. Ed alla fine sono stati proprio i social network gli unici canali a mantenere vivo un contatto tra persone impossibilitate a sfiorarsi le mani o salutarsi da vicino.
Una finestra sul mondo, un canale di condivisione ma anche di informazione, di svago e divertimento, in altri casi di formazione e sperimentazione. L’argomento più chiacchierato è stato ovviamente il nuovo Coronavirus, in tutta una sequela di notizie vere e fondate mischiate ad altre, fake news, montate ad arte per peggiorare una situazione già precaria.
Ma alla fine, da questo fronte, è andato veramente tutto bene. Internet coi social ha accompagnato gli italiani e i cittadini di tutto il mondo in un periodo fortemente incerto contraddistinto da chiusure, lockdown più o meno rigidi, restrizioni più o meno severe. Di mezzo le esplosioni del Covid, l’arrivo delle varianti e di nuove, più ampie incertezze.
Alcuni settori hanno preso il volo: quello dell’intrattenimento online, in particolare dei casinò digitali, ha raggiunto risultati importanti. Da questo punto di vista, grazie a strumenti come i bonus senza deposito, sono aumentate le iscrizioni e il grado di fidelizzazione degli utenti.
Un po’ come fatto dai colossi dell’e-commerce, con le loro offerte, o dai negozi di vendita al dettaglio che hanno dovuto reinventarsi mettendo a disposizione offerte della più varia specie, addirittura convertendo la produzione: la Fiat, da casa automobilistica, ha cominciato a produrre mascherine. Il che è tutto un dire.
La condivisione di idee, l’engagement, è diventato sempre più centrale. Così come la qualità dei commenti che ci si scambia: comportamenti corretti da avere ovunque, anche sui social.
Da qui ci si è posti un altro obiettivo: utilizzare correttamente alcuni canali, resi proprio per questo ancora più importanti.
Un vademecum che potrebbe comporsi di pochi, semplici punti: dalla condivisione di notizie attendibili all’evitare di creare rapporti tesi, fino alla discussione da tenere con calma anche di fronte alla divergenza. Tutto per migliorare la qualità di vita, anche virtuale, che da oggi probabilmente si alternerà per sempre a quella fisica.
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