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Italia ed estero

Terrorismo: la lunga scia di sangue in Europa negli ultimi anni

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Foto tgcom24.mediaset.it
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Con la sparatoria nel centro di Strasburgo nei pressi di un mercatino di Natale si allunga la scia di sangue che continua a percorrere l’Europa. Questi i tragici episodi che più hanno segnato gli ultimi anni:

MADRID, 11 marzo 2004, bombe di matrice islamica causano 192 morti e oltre 2.000 feriti su binari e treni regionali nelle stazioni di Atocha, El Pozo, Santa Eugenia. Vengono ricordati anche con la formula 11-M o M-11 in parallelo con l’11/9 delle Torri gemelle di New York 2001.

LONDRA, 7 luglio 2005, 52 pendolari vengono uccisi in quattro attentati suicidi che colpiscono, nell’ora di punta, tre diverse stazioni della metropolitana e un autobus. Due le rivendicazioni, entrambe attribuite a gruppi legati ad al Qaeda, come risposta al coinvolgimento britannico in Iraq e in Afghanistan. Il 21 luglio seguono altre quattro esplosioni sulla metropolitana e su un autobus, ma si tratta solo di detonatori, e non ci sono vittime.

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BRUXELLES, 2006, un attentato antisemita: quattro morti al museo ebraico di Bruxelles. A ucciderli, a colpi di kalashnikov, un ex militare francese legato all’Is.

COPENAGHEN, 14 febbraio 2015, un attentatore uccide un civile e ferisce tre poliziotti durante una conferenza in cui si ricordava la fatwa iraniana contro Salman Rushdie e la sua presunta blasfemia. La notte successiva, un’altra sparatoria presso la sinagoga grande della capitale danese, dove si stava svolgendo una cerimonia ebraica, un “bar mitzvah”: un componente della comunità ebraica di 37 anni rimase ferito a morte.

PARIGI,  7 gennaio 2015, 12 morti nell’attacco compiuto da due terroristi islamici nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Il 9 gennaio il terrorista Coulibaly prende in ostaggio una decina di persone e ne uccide quattro in un supermercato kosher a Vincennes.

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PARIGI, 13 novembre 2015, 130 le vittime di tre attacchi coordinati. Tre kamikaze si fanno esplodere vicino allo Stade de France, morto un passante; 39 vittime nell’11/o arrondissement, uccise a colpi di kalashnikov sparati contro diversi bar e ristoranti; 90 uccisi da un commando kamikaze nella sala concerti Bataclan.

BRUXELLES, 22 marzo 2016, 31 morti e circa 300 feriti in una raffica di attentati rivendicati dall’Isis: due all’aeroporto Zaventem e uno alla stazione della metro di Maalbeek.

NIZZA, 14 luglio 2016, un tir si lancia a tutta velocità sulla Promenade des Anglais, gremita di gente per le celebrazioni della festa nazionale francese. Il conducente, il tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, travolge e uccide 86 persone, tra cui molti bambini, prima di essere ucciso a sua volta. I feriti sono oltre 450. Sei le vittime italiane.

BERLINO, 19 dicembre 2016, il tunisino Anis Amri piomba con un camion, sul mercatino di Natale, uccidendo 12 persone, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo, e ne ferisce altre 50.

LONDRA, 22 marzo 2017, sul ponte di Westminster Khalid Masood, cittadino britannico di fede islamica, uccide vicino al Parlamento inglese, falciando pedoni a bordo di un suv e poi accoltellando un agente a morte prima di essere abbattuto. Le vittime sono cinque.

STOCCOLMA,  7 aprile 2017, un camion piomba a tutta velocità tra i passanti nella zona dello shopping pedonale del centro città uccidendo almeno 4 persone. Dopo ore di caccia viene arrestato un uomo.

 

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