Alto Adige
Trentino-Alto Adige, un Osservatorio contro la criminalità: il Team K rilancia il disegno di legge
La criminalità organizzata non è più un problema confinato a specifiche aree del Paese. Anche il Trentino-Alto Adige/Südtirol, come dimostrano le inchieste “Perfido”, “Freeland” e “Romeo”, non è immune da infiltrazioni malavitose che si manifestano in forme sempre più raffinate e difficili da intercettare. A fronte di questa realtà, il Team K ha deciso di ripresentare un disegno di legge fondamentale: l’istituzione di un Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e la promozione della cultura della legalità.
“Non possiamo più permetterci di ignorare gli standard internazionali in tema di trasparenza e prevenzione”, dichiarano i consiglieri Paul Köllensperger, Maria Elisabeth Rieder, Alex Ploner e Franz Ploner, firmatari della proposta. Già discusso nella scorsa legislatura, il disegno di legge (Ddl 14/XVII) era stato bloccato dalla maggioranza regionale, composta dalla destra italiana e dalla SVP. Tuttavia, i promotori insistono sull’urgenza di adottare misure concrete, sottolineando che l’Unione Europea e la Convenzione di Merida delle Nazioni Unite stanno spingendo per rafforzare le regole preventive, mentre la Regione sembra muoversi nella direzione opposta. “Le deroghe alle norme sulla trasparenza e sull’analisi del contesto sociale ci allontanano sempre più dagli standard internazionali”, affermano.
L’Osservatorio, così come concepito, non sarebbe un semplice organismo di controllo, ma uno strumento strategico per prevenire e contrastare fenomeni di corruzione e criminalità organizzata. L’obiettivo principale è monitorare i settori più vulnerabili come appalti, sanità, rifiuti, urbanistica e tutela ambientale, promuovendo allo stesso tempo l’integrità nella pubblica amministrazione e accompagnando i processi di digitalizzazione con presidi adeguati di legalità. Cruciale sarà anche il suo ruolo nel controllo degli investimenti legati ai fondi del PNRR, un tema su cui la Commissione europea ha posto un’attenzione particolare.
La mancanza di una strategia coordinata tra le due Province autonome, Bolzano e Trento, lascia spazio a nuove forme di criminalità, caratterizzate dalla complicità tra grande finanza, riciclaggio di denaro e funzionari pubblici compiacenti. “Non stiamo parlando solo di mazzette”, avvertono i consiglieri, “ma di sistemi sofisticati che sfruttano le zone grigie della burocrazia e la scarsa trasparenza.”
L’esperienza di altre regioni italiane dimostra che strumenti simili possono essere decisivi. Un osservatorio regionale ben strutturato, infatti, fornisce un supporto essenziale all’attività legislativa, rafforzando il potere di controllo dei consigli regionali e garantendo un efficace indirizzo politico.
Il disegno di legge propone una composizione dell’Osservatorio che ne garantisca la neutralità e l’imparzialità, evitando strumentalizzazioni politiche e assicurando un’analisi oggettiva del contesto sociale ed economico del territorio. I firmatari ribadiscono che si tratta di un’esigenza non più rinviabile: “La maggioranza non può continuare a ignorare questa necessità. È arrivato il momento di dotarsi di strumenti moderni ed efficaci per difendere la legalità e l’integrità della pubblica amministrazione nel nostro territorio.”
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