Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Italia ed estero

Vaccino Covid: accelerazione verso produzione nazionale e via libera alla dose unica ai guariti

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

La svolta per la prevenzione alla diffusione del contagio da covid – 19, arriva con l’annuncio del Governo per il via libera alla dose unica per i guariti dal Covid da iniettare almeno 3 mesi dopo l’infezione ed entro 6 mesi, sia per i casi sintomatici che per quelli asintomatici.

La circolare del Ministero della Salute specifica però che la monodose non vale per chi soffre di immunodeficienza, non essendo prevedibile la protezione immunologica. In questi casi, il Ministero raccomanda di proseguire con la normale doppia vaccinazione dei 3 vaccini ad oggi disponibili.

Nella circolare firmata dal direttore per la prevenzione, Gianni Rezza, si legge che: “Il criterio della monodose per i guariti da covid potrebbe però essere rivisto se si dovessero diffondere varianti del virus connotate da un particolare rischio di reinfezione”.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

L’obiettivo è quindi di reperire più fiale possibili per tamponare l’emergenza, mentre l’idea di un polo vaccinale italiano diventa sempre più concreta.  Infatti, alcune aziende italiane si sono dette disponibili a produrre i bulk, ovvero il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anti covid, perché già dotate dei necessari bioreattori e fermentatori.

Il Mise quindi, rende noto che la produzione potrà avvenire a conclusione dell’iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato di circa 4-6 mesi, spiegando che: “ grazie all’eccellenza produttiva dell’Italia, sono già pronte diverse aziende. É stato mandato dal Ministero ai diversi rappresentati competenti di procedere all’individuazione di contoterzisti in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021”.

L’accelerazione alla produzione nazionale arriva con una contestuale strategia per gestire l’emergenza che prevede una sinergia tra amministrazioni e infrastrutture. Per impiegare al meglio i 300 mila volontari della Protezione Civile e i 1700 militari già impegnati nelle operazioni di trasporto, a giorni arriverà un dossier su tempi e luoghi di somministrazioni, che necessiterà di una doverosa intesa anche con i Governatori.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano
Pubblicità
Pubblicità

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti