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Verso Istanbul: nuove speranze di pace ma Putin chiude alla tregua

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La Turchia di Erdogan, il quale dall’inizio dell’invasione russa all’Ucraina, ha cercato di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella mediazione tra le due parti, ospiterà giovedì i colloqui di una possibile pace.

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accettato subito, sperando in un faccia a faccia con Putin: il primo dopo tre anni di belligeranza.

Al colloquio potrebbe partecipare anche il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, il quale in quei giorni sarà impegnato in un viaggio di Medioriente e quindi potrebbe aggiungere la tappa di Istanbul al suo viaggio.



La presenza del Capo Usa ha entusiasmato Zelensky poiché reputa quest’occasione affinché Mosca riveli le sue vere intenzioni.

Tuttavia, nelle ultime ore, come riporta l’Ansa, la Russia ha rifiutato la tregua di trenta giorni. Infatti, Vladimir Putin ha rigettato l’ultimatum lanciato da Kiev, giudicandolo inaccettabile.

La proposta, avanzata sabato dai leader del gruppo dei Volenterosi e sostenuta da Donald Trump, prevedeva un cessate il fuoco di un mese, minacciando in caso contrario un inasprimento delle sanzioni.

Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov ha liquidato la questione, affermando che quel tipo di linguaggio non è accettabile nei confronti della Russia.

Le prossime ore saranno fondamentali per capire come evolverà la situazione in vista dei colloqui di giovedì in Turchia.

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