Bolzano
5G, ieri la serata informativa a Bolzano. “Rischio basso per la salute ma servono nuove ricerche”
Quando si parla di 5G si intende il nuovo standard tecnologico per la telefonia mobile di quinta generazione, un’evoluzione di quelle ampiamente utilizzate nel campo delle telecomunicazioni.
A Bolzano, nel cortile interno di Palazzo Widmann, un pubblico numeroso ha partecipato ieri (14 gennaio) alla prima delle quattro serate informative, volute dall’assessore all’ambiente ed energia e organizzate in collaborazione con l’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima.
“Il 5G – sottolinea Giuliano Vettorato – è una tematica estremamente attuale e molto dibattuta. È fondamentale informarsi bene, garantendo la tutela della salute dei cittadini”.
La situazione in Alto Adige
Luca Verdi, del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, ha aggiornato il quadro per la Provincia di Bolzano.
“Gli impianti per la telefonia cellulare sono circa 1000 – ha spiegato Verdi – fornendo una buona copertura del territorio, e rispettando i limiti di campo elettromagnetico. Con l’avvento del 5G è prevedibile un aumento del numero di antenne, ma questa tendenza non potrà mai portare ad una crescita indiscriminata dei livelli di campo elettromagnetico, perché l’Agenzia per l’ambiente verifica costantemente che i progetti dei nuovi impianti, o di modifica di quelli esistenti, siano compatibili con i limiti normativi”.
La nuova era del 5G
Il 5G non è soltanto la quinta generazione di telefonia mobile, ma rappresenta un salto di qualità enorme nel settore delle telecomunicazioni.
Elio Salvadori, del Centro di ricerca che si occupa di tecnologie internet e telecomunicazioni presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha spiegato che “se da un lato avremo una telefonia mobile sempre più veloce nella trasmissione dati, dall’altra vi sarà per la prima volta uno standard di connessione che abilita e prevede non solo il collegamento internet tra gli umani per mezzo di smartphone, ma anche lo scambio di informazioni tra oggetti”.
Gli effetti sulla salute delle radiofrequenze
Daniele Mandrioli, del Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni” dell’Istituto Ramazzini di Bologna, ha evidenziato gli effetti sulla salute.
“Il più evidente degli effetti biologici dei campi elettromagnetici non ionizzanti a radiofrequenze – ha sottolineato – è il riscaldamento dei tessuti corporei. L’Istituto Ramazzini studiando lo sviluppo di alcuni tumori maligni sui ratti ha evidenziato un rischio basso e comunque riferito a valori di campo elettromagnetico molto maggiori rispetto ai limiti in vigore in Italia. In Germania, l’autorità per la radioprotezione raccomanda prudenza e sottolinea la necessità di nuove ricerche”.
Oggi seconda serata a Bressanone
Le altre serate informative (tutte ad ingresso libero e con traduzione simultanea) si svolgeranno stasera a Bressanone (Forum Bressanone, via Roma, ore 19.30), il 29 gennaio a Brunico (Liceo pedagogico in lingua tedesca, parco Tschurtschenthaler 1, ore 19.30) e il 30 gennaio a Merano (sala civica via Otto Huber 8, ore 20). Ulteriori informazioni sul tema della tecnologia 5G e, più in generale, delle radiazioni, sono disponibili sul portale web della Provincia dedicato all’ambiente nella sezione campi elettromagnetici.
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