Merano
Lotta biologica a Trauttmansdorff: aglio e olio al limone contro gli afidi
Due anni fa la gestione tecnica dei giardini di Castel Trauttmansdorff ha iniziato le prime sperimentazioni di lotta biologica su rododendri, vigne e rose.
Negli ultimi anni i giardini hanno gradualmente convertito il proprio approccio dai tradizionali fitosanitari alla lotta biologica.
A riferirlo è il direttore tecnico a Maia Alta nel Comune di Merano, Oliver Urlandt.
Sin dalla sua apertura nel 2010, nella serra tropicale vengono utilizzati ad esempio solo organismi funzionali alla lotta biologica, evitando completamente il ricorso a fitosanitari di origine chimica o biologica.
Diversamente da quanto accade nell’agricoltura biologica, i fitosanitari biologici tradizionali sono praticamente vietati anche nelle aree verdi pubbliche, in ragione del Piano d’Azione Nazionale (PAN) partito quattro anni fa, le cui linee guida consentono un margine ridottissimo per l’utilizzo di fitosanitari sia biologici che tradizionali in parchi e giardini pubblici.
Biostimolazione per aumentare la resistenza delle piante e del terreno
I giardini di Castel Trauttsmandorff sperimentano per questo nuovi sistemi per mantenere le piante in salute, puntando sulla biostimolazione delle specie vegetali e sulla rivitalizzazione del terreno, spiega Urlandt: concimi ed estratti vegetali, composti e microrganismi viventi sono in grado di aumentare la resistenza delle piante e del terreno, nella misura in cui divengono meno soggetti a malattie e parassiti.
Un altro pilastro fondamentale di questo approccio riguarda l’attenzione per l’equilibrio ecologico, sfruttando i rapporti di antagonismo fra gli organismi viventi per contenere le popolazioni di quelli dannosi e mantenendo l’equilibrio generale dell’ecosistema.
Dall’alcol passando per l’aglio fino all’olio aromatizzato al limone
Queste sperimentazioni sono state condotte lo scorso anno su diverse colture con un elevato numero di ricostituenti vegetali ed elementi di base.
Quest’anno per tutte le colture dell’areale del giardino è avvenuto il passaggio totale alle tecniche di potenziamento biologico attraverso l’uso di microrganismi, elementi di base e speciali concimi che rafforzano il naturale sistema immunitario delle piante: si tratta perlopiù di miscele di elementi di base fra cui acqua, batteri lattici e fotosintetici, lieviti, melassa, aceto fermentato, alcol, aglio e bucce di peperoncino.
Tali miscele possono contenere anche minerali quali potassio, calcio, ferro, magnesio, fosforo, o elementi rari fondamentali per i processi biologici come boro, germanio, silicio, rame, manganese e acidi uronici e oli essenziali.
Parassiti come la cocciniglia, il coleottero della lavanda, gli afidi, gli sternorrinchi e le criocere del giglio vengono trattati con estratto di aglio o con uno speciale concime a base di estratto o olio essenziale di limone.
Il prossimo anno verranno testate ulteriori sostanze come l’estratto di salice, aceto o trappole odorose.
Insetti e farfalle in aumento
Secondo Urlandt quest’anno si sono già ottenuti grandi successi, in particolare con una regressione delle malattie da muffe e dei parassiti.
D’altro canto, nel caso in cui non sia stato possibile – a causa dell’inattesa grande mole di lavoro che questo sistema di lotta biologica comporta – procedere a trattamenti preventivi, si sono verificati episodi di malattie o di diffusione di parassiti, spiega Urlandt.
Per questo il prossimo anno i giardini si doteranno di un nuovo macchinario per spruzzare le sostanze protettive sulle piante.
Un effetto positivo di questo approccio alla cura delle piante è stato l’incremento di insetti e farfalle (e quindi della biodiversità) sull’areale dei giardini.
Spruzzati oltre 4.000 litri di sostanze la settimana
Per rafforzare la salute delle piante ogni settimana vengono spruzzati 4.000 litri di sostanze protettive su alberi di agrumi, mele, pere, pesche, roseti, piante perenni, olivi, rododendri, camelie, azalee, cactus, oleandri, tassi, cipressi e vigne.
Una ulteriore misura prevede ad esempio l’utilizzo di specifiche sostanze a seconda delle malattie e dei parassiti, come ad esempio la polvere lievitante contro i miceti.
Enorme l’impegno per mettere in campo questo tipo di terapie botaniche: ogni giorno i giardini sono stati spruzzati con due macchinari dalle 5,30 fino a poco prima delle 9.
Anche dal punto di vista finanziario tale approccio prevede un forte impegno economico: è previsto infatti un budget di circa 80.000 euro.
Formazione continua a Merano
Il potenziamento biologico è solo un aspetto della cura delle aree verdi, che assume sempre maggiore importanza per le zone verdi pubbliche e quelle più sensibili.
In questo settore mancano però ancora l’esperienza e le occasioni di formazione continua.
Per questo i giardini di Castel Trauttmansdorff hanno organizzato per il prossimo anno, insieme con le giardinerie comunali di Merano, un convegno specialistico per approfondire il tema della lotta biologica nelle aree verdi pubbliche.
L’introduzione stabile di sistemi di cura biologici sulle coltivazioni necessita di tempo, esperienza, conoscenza e apertura, che si costruiscono solo “step by step”.
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