Alto Adige
Rave party a Nova Levante: fermati in 150. Multe e denunce. Giovane ubriaco spintona i carabinieri
Nella notte tra sabato e domenica, i carabineri di Bolzano e Ortisei hanno interrotto un ‘rave party‘, organizzato da un gruppo di giovani in una proprietà privata di Nova Levante all’interno dell’area protetta del Parco naturale Sciliar-Catinaccio.
I militari dell’Arma sono intervenuti in forze, verificando sul posto la presenza di circa centocinquanta giovani, provenienti da tutto l’Alto Adige. Gli organizzatori, diffondendo l’invito tramite Telegram, avevano dato istruzioni ben precise a chi avesse voluto partecipare alla festa, specificando di non divulgare la notizia e di non farsi notare dalle forze dell’ordine.
Avevano persino suggerito di non parcheggiare nelle vicinanze del posto per non dare nell’occhio, aggiungendo di portare vestiti pesanti per poter resistere diverse ore al freddo della notte in montagna. Sul posto avevano allestito un vero e proprio palco con un importante impianto acustico, nonché vari stand per la vendita di alcolici e superalcolici. All’ingresso i ragazzi presenti hanno dovuto pagare per poter entrare e i carabinieri di Bolzano in merito stanno informando la Guardia di Finanza per la parte di evasione fiscale.
Sul posto è stato anche verificato che nessuno degli organizzatori aveva richiesto le previste autorizzazioni, procedendo all’allestimento senza tener assolutamente conto delle norme anti contagio. Tutti i presenti sono stati sorpresi in assembramento e senza protezioni per le vie respiratorie. I tre organizzatori sono stati quindi denunciati.
Uno dei giovani controllati, palesemente ubriaco, allo scopo di allontanarsi e sottrarsi al controllo, ha spinto alcuni dei carabinieri presenti rimendiandosi una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e una sanzione per ubriachezza.
Sul posto, poi, è stato segnalato al prefetto quale assuntore di stupefacenti un altro giovane con della marijuana, poi sequestrata. Sono state contestate, infine, 38 sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa anti covid.
Nel fuggi-fuggi generale (favorito dalla presenza di una fitta area boschiva) i militari dell’Arma sono comunque riusciti a fare in modo che i ragazzi presenti, che avevano assunto sostanze stupefacenti e alcoliche, non si mettessero alla guida.
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