Alto Adige
Scuole dell’infanzia: iscrizioni aperte fino al 17 gennaio
Per l’anno scolastico 2023/24, possono essere iscritti bambine e bambini che compiono i tre anni di età entro dicembre 2023. Le modalità e i termini previsti per le iscrizioni valgono anche per le domande di conferma dei già frequentanti.
Quale scuola scegliere
Nei comuni di Bolzano e Bressanone vige uno stradario (deliberato dal Comune) che assegna ogni scuola dell’infanzia ad una zona di competenza. In tutti gli altri Comuni, qualora ci fossero più scuole dell’infanzia, gli esercenti la responsabilità genitoriale possono indicare una o più preferenze nella scelta della scuola. Le famiglie residenti in Comuni in cui non è presente la scuola dell’infanzia in lingua italiana possono presentare domanda di iscrizione online, scegliendo una o più scuole dell’infanzia disponibili in altri comuni.
Per informazioni sulle scuole e sulle iscrizioni è possibile consultare il sito delle scuole dell’infanzia (https://www.provincia.bz.it/scuole-infanzia).
La scuola dell’infanzia in lingua italiana
“La scuola dell’infanzia in lingua italiana – spiega la direttrice provinciale Manuela Pierotti – muove dal presupposto che bambine e bambini possiedano già un loro patrimonio di conoscenze di base, di competenze, ma anche di interessi e punti di vista”.
Per questo motivo le insegnanti innanzitutto osservano i bambini e quindi adattano i diversi progetti, così da poterli stimolare e guidare nell’approfondire e ampliare le loro esperienze. “La nostra scuola è un vero e proprio laboratorio, dove si sviluppano diverse competenze, si cercano soluzioni creative a domande o problemi e si condividono le esperienze con i compagni. Questo permette a bambine e bambini di esercitarsi nell’utilizzo di diversi “linguaggi”: espressivo, artistico, corporeo, musicale, figurativo, etc”, conclude Pierotti.
Di rilievo nella scuola dell’infanzia italiana è, sicuramente il progetto Plurilinguismo, che parte dalla convinzione che tutti i bambini siano in grado di avvicinarsi a più lingue. Per questo «nella scuola in lingua italiana da anni è attivo questo progetto didattico – spiega l’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato, con lo scopo di sviluppare e consolidare, attraverso il gioco, le competenze linguistiche in italiano, tedesco e inglese”.
«Nelle scuole dell’infanzia italiane – prosegue il Sovrintendente Vincenzo Gullotta – a tutti bambini vengono proposte molteplici attività linguistiche in lingua tedesca, ad esempio attraverso la musica o il movimento, ma anche durante tutte le routine quotidiane. Questo permette di apprendere la lingua in un contesto reale».
Oltre a ciò, bambine e bambini dell’ultimo anno vengono coinvolti in attività strutturate in piccoli gruppi, dove l’insegnante propone argomenti interessanti e coinvolgenti adatti alla loro età e dove i bambini sono in grado di interagire in modo più attivo e mirato.
«Abbiamo richiesto all’Università di Bolzano una valutazione della qualità dell’input linguistico nelle attività in tedesco e inglese nella scuola dell’infanzia, attraverso una ricerca e lo studio, guidato dalla docente Renata Zanin, conferma il valore del progetto», informa l’assessore Vettorato.
La qualità dell’input linguistico
La qualità dell’input linguistico è stata valutata positivamente dagli esperti, cosa che permette di affermare che, pur essendo sicuramente presenti ambiti di miglioramento, il progetto risulta ben strutturato e valido.
Lo stesso risultato emerge dalla testimonianza di alcuni genitori, che si dicono ad esempio “molto soddisfatti dell’insegnamento del tedesco” e precisano di essere a conoscenza che si tratta di un primo avvicinamento alla lingua e di non aspettarsi, perciò, “che le bambine diventino improvvisamente bilingui a fine anno. Detto ciò – aggiunge un genitore – i metodi, gli strumenti utilizzati, il personale educativo ed ogni altro aspetto mi sembrano adeguati all’età dei bambini e alle mie aspettative”.
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