Politica
La misteriosa e preoccupante schiuma bianca che galleggia nel Rio Fago
Da diversi giorni, i residenti della Città di Bolzano sono preoccupati per la misteriosa schiuma bianca che si è formata lungo le acque del Rio Fago.
Questo fenomeno insolito ha attirato l’attenzione, non solo perché suscita curiosità, ma soprattutto perché in gioco c’è la salute pubblica e l’integrità dell’ecosistema fluviale.
A renderlo pubblico è la Consigliera del Centro Destra Patrizia Brillo: “Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo, da diversi giorni con alcuni residenti stiamo monitorando il fenomeno, soprattutto dopo che un crescente numero di cani si sono ammalati dopo aver bevuto l’acqua del ruscello. È possibile che dopo la secca del Rio Fago durata diversi mesi, l’arrivo della pioggia abbia permesso a qualcuno lo scarico abusivo di liquame.
La nostra salute e dei nostri amici a quattro zampe è importante e questi segnali non vanno sottovalutati, ma devono essere un campanello d’allarme.
Ancora più preoccupante è il fatto che il Rio Fago si getta nel fiume Talvera, che a sua volta sfocia nel fiume Adige. Il fiume Adige è un importante corso d’acqua che ospita numerose specie di pesci, tra cui trote marmorate e barbi e un’ottimo habitat per uccelli e anfibi, ma anche insetti come le libellule, i quali sono a rischio di sopravvivenza.
L’eventuale contaminazione di queste acque potrebbe avere un impatto devastante sull’ecosistema fluviale e mettere a rischio la biodiversità della zona ma anche la sicurezza alimentare dei pescatori e la qualità del pesce che viene consumato.
Ho fissato un’incontro con l’Assessore all’Ambiente Giuliano Vettorato per analizzare la situazione a dir poco allarmante e mi aspetto che vengano intraprese azioni immediate per indagare sulla causa di questa schiuma e per prevenire ulteriori danni all’ambiente. È essenziale condurre un’indagine approfondita per identificare la fonte di questa contaminazione e adottare le misure necessarie per ripristinare la salute delle acque fluviali.
Ipotizzare che questa schiuma possa essere il risultato di fenomeni naturali, che spaziano dagli insetti acquatici alle alghe del fondo, viene smentita dal fatto che molti animali abbiano avuto delle conseguenze dopo essersi abbeverati nel ruscello.
Invito la popolazione locale a prestare attenzione a questa situazione e a non consumare o utilizzare l’acqua del Rio Fago e dei fiumi adiacenti fino a quando non verranno fornite ulteriori informazioni sullo stato di sicurezza dell’acqua.
La salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica è una responsabilità che tutti condividiamo e proprio per questo chiedo la massima collaborazione da parte delle autorità competenti e dei residenti affinché venga risolta questa emergenza ambientale e si adottino le necessarie misure preventive per garantire un futuro sostenibile per il nostro prezioso ecosistema fluviale.
Continuerò a monitorare da vicino la situazione e fornirò aggiornamenti regolari sulla situazione del Rio Fago e delle acque circostanti. Dobbiamo lavorare tutto insieme per preservare e proteggere la bellezza e l’integrità dei nostri fiumi.”
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