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Pelle scura e antenati anatolici: ecco un nuovo studio su Ötzi

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© South Tyrol Museum of Archaeology/Eurac/Marco Samadelli-Gregor Staschitz
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Com’era Ötzi? Che aspetto aveva? Secondo un nuovo studio, aveva pelle scura, calvizie, antenati anatolici.

Queste – riporta ANSA – sono le ultime scoperte sul genoma di Ötzi. Si tratta di scoperte fatte da un team di ricercatori dell’Istituto “Max Planck per l’antropologia evolutiva” di Lipsia e dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research di Bolzano. 

C’è da dire che il genoma di Ötzi era già stato decodificato oltre un decennio fa, però grazie al progresso e alla tecnologi è stato possibile ricostruirne il genoma in modo molto più preciso.

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Il nuovo studio, pubblicato oggi su “Cell Genomics apre le porte alle nuove ipotesi sul suo aspetto e sul suo stato di salute, oltre che a dare nuove informazioni sulla sua discendenza.

Secondo il nuovo studio, Ötzi avrebbe un patrimonio genetico riconducibile ai primi coltivatori immigrati dall’Anatolia; avrebbe avuto la calvizie; la pelle molti più scura del previsto. Inoltre, pare che fosse predisposto a diabete di tipo 2 e obesità.

“I risultati di questa analisi completano il quadro e, in parte, lo correggono. A differenza del primo studio il team non ha trovato nel genoma di Ötzi tracce dei pastori delle steppe arrivati dall’Europa orientale circa 4.900 anni fa.

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Per contro risulta insolitamente alto – rispetto ai suoi contemporanei europei – il patrimonio genetico riconducibile ai primi coltivatori immigrati dall’Anatolia: questo suggerisce che Ötzi appartenesse a una popolazione alpina relativamente isolata, con pochi contatti con altri gruppi europei. ” si legge in un comunicato di Eurac Research di Bolzano.

E ancora, “Dal primo studio non solo le tecnologie di sequenziamento sono progredite enormemente, ma è stato anche decodificato per intero il genoma di molti campioni europei preistorici, spesso provenienti da reperti scheletrici.

È stato così possibile confrontare il corredo genetico di Ötzi con quello dei suoi contemporanei e ne è risultato che l’Uomo venuto dal ghiaccio ha una maggior componente genetica di antenati coltivatori rispetto alle centinaia di individui europei preistorici contemporanei a Ötzi di cui è disponibile il genoma.

Il team di ricerca ha così concluso che Ötzi proveniva da una popolazione relativamente isolata e con pochi contatti con altri gruppi europei.”

“Siamo stati molto sorpresi di non trovare tracce di pastori della steppa dell’Europa orientale nel nuovo genoma sequenziato, e anche la percentuale di geni di cacciatori-raccoglitori è molto bassa. Geneticamente sembra che gli antenati di Ötzi provenissero direttamente dall’Anatolia”, spiega poi Johannes Krause, a capo del Dipartimento di archeogenetica dell’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva di Lipsia, coautore dello studio.

“È la tonalità di pelle più scura che sia stata riscontrata in reperti europei contemporanei a Ötzi”, spiega l’antropologo e co-autore dello studio Albert Zink, di Eurac Research.

“Finora si pensava che la pelle della mummia si fosse scurita durante la permanenza nel ghiaccio, ma presumibilmente quello che vediamo ora è in realtà in gran parte il colore originale della pelle di Ötzi. Saperlo è ovviamente importante anche per la sua conservazione”.

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