Ortisei, lezione di legalità: i carabinieri parlano ai giovani di droga e alcol

Un incontro per imparare a scegliere, a dire no, a non cadere nelle trappole dell’illegalità e della dipendenza. Nei giorni scorsi, all’Istituto Tecnico Economico di Ortisei, circa cinquanta studenti delle classi superiori hanno partecipato a un incontro formativo che ha affrontato senza filtri i rischi legati all’uso di droghe e alcol. Un’iniziativa intensa, concreta e necessaria, promossa dalla Compagnia Carabinieri di Ortisei nell’ambito di un progetto di educazione alla legalità.

A rompere il ghiaccio è stato il Maggiore Lanzi, Comandante della Compagnia, che ha ribadito quanto sia fondamentale intervenire in età scolastica: “La prevenzione passa dalla conoscenza. Sapere cosa dice la legge, ma anche cosa succede nella realtà, è il primo passo per evitare scelte sbagliate”. Il Maggiore ha parlato con franchezza, sottolineando come la cultura della legalità nasca dal rispetto delle regole e dalla consapevolezza delle conseguenze.

Il quadro normativo e giuridico è stato al centro dell’intervento del Luogotenente Silvestrin, Comandante della Stazione Carabinieri di Ortisei. Con un linguaggio chiaro e diretto, ha spiegato ai ragazzi le normative in vigore, in particolare il D.P.R. 309/1990, noto come Testo Unico sugli stupefacenti. Ha chiarito che “anche il possesso per uso personale può comportare sanzioni pesanti, come la sospensione della patente o del passaporto”, e ha evidenziato come le pene siano ancor più severe per chi è coinvolto nello spaccio o nella produzione di droghe.

La seconda parte dell’incontro ha preso una piega scientifica e toccante, grazie al contributo del Luogotenente Osler, responsabile del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Laives. Attraverso dati aggiornati e testimonianze tratte dall’esperienza quotidiana, ha fornito una panoramica completa degli effetti devastanti che le sostanze stupefacenti possono avere sul corpo e sulla mente, soffermandosi su cannabis, cocaina, ecstasy e le cosiddette “nuove sostanze psicoattive”. Non ha trascurato l’alcol, definito “un nemico silenzioso, spesso sottovalutato, ma tra i principali responsabili di incidenti, comportamenti a rischio e danni alla salute”.

L’incontro si è svolto in un clima di ascolto e confronto, con numerose domande da parte degli studenti, desiderosi di capire, di approfondire, di non restare indifferenti. È stato chiaro a tutti che la prevenzione non può essere solo un momento scolastico, ma deve diventare un lavoro costante, condiviso da famiglie, istituzioni e scuola, per aiutare i ragazzi a costruire una coscienza solida e responsabile.

L’iniziativa ha riscosso grande apprezzamento e rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio, che nei prossimi mesi vedrà nuove attività e incontri, sempre in collaborazione con le Forze dell’Ordine. Perché educare alla legalità significa investire nel futuro.