Bolzano Provincia
Val Gardena e Seceda sotto pressione: al via nuove misure per gestire i flussi turistici
Confermato il successo del modello d’accesso contingentato proposto al Lago di Braies, anche per la Val Gardena e l’area del Seceda si apre la strada a misure concrete per gestire il turismo di massa e tutelare la qualità della vita dei residenti.
La Provincia autonoma di Bolzano ha affidato in via ufficiale il coordinamento del “dossier” a Innovators, Developers & Marketers (IDM), la propria agenzia per lo sviluppo economico, ed ha istituito un gruppo di lavoro dedicato.
La decisione è arrivata al termine di un incontro a Ortisei, tra gli assessori provinciali Luis Walcher (Turismo) e Daniel Alfreider (Mobilità), il direttore di Dipartimento Alexander Gruber, rappresentanti dei Comuni interessati, delle associazioni turistiche locali, del Consorzio turistico Alto Adige, della società Funivie Seceda e della stessa IDM.
Al centro del confronto c’è il crescente afflusso di visitatori sull’Altopiano del Seceda e in Val Gardena. In più c’è la necessità di avviare misure efficaci e sostenibili per evitare il sovraccarico delle infrastrutture e l’impatto negativo sulla quotidianità dei residenti.
Tra le ipotesi più concrete c’è l’introduzione di un sistema d’accesso con prenotazione e fasce orarie, simile a quello già sperimentato sul Lago di Braies, per controllare meglio i flussi di visitatori.
Il sistema potrebbe prevedere anche delle deroghe mirate a favore della popolazione locale, con soluzioni personalizzate per le specificità della Val Gardena.
Oltre le prenotazioni l’idea è anche rafforzare le tecnologie già in uso, come il sistema di guida al parcheggio (PGS), che tramite sensori, telecamere e app consente agli automobilisti d’individuare rapidamente i posti auto liberi, limitando così congestioni e soste selvagge.
“Stiamo lavorando con Comuni e associazioni turistiche per ridurre il traffico privato in Val Gardena, e per questo negli ultimi anni abbiamo investito nel potenziamento del trasporto pubblico” ha ricordato Alfreider, riferendo dell’impegno già in atto sul fronte dei trasporti
Per Walcher la sfida va oltre il caso Seceda. “Non vogliamo solo reagire alla pressione turistica in Val Gardena – ha detto –, ma creare un sistema scalabile, che possa essere applicato anche in altre aree ad alta frequentazione.”
Rendere il turismo sostenibile, pianificato e rispettoso del territorio, con strumenti concreti e tecnologicamente avanzati che proteggano la bellezza naturale dell’Alto Adige senza ostacolare l’esperienza dei visitatori è dunque il chiaro obiettivo che intende perseguire la Provincia.
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