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Alto Adige

ABD: la Provincia impugna anche la seconda deliberazione ANAC

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La Provincia impugna la deliberazione ANAC sulla vendita delle proprie quote, in forza dei pareri dei Ministero delle Infrastrutture ed Enac.

Uscendo dalla compagine societaria di ABD, la Giunta provinciale ha mosso concretamente i passi necessari a dare attuazione all’esito del referendum del 2016 e alla propria delibera dell’anno successivo, adempiendo alle necessità di legge e alle norme sulle gare. E’ questo lo stato dell’arte rispetto a questa vicenda, rispetto alla quale la Giunta provinciale aveva impugnato innanzi al TAR del Lazio la deliberazione dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC).

Come noto, nell’ambito del referendum del 2016 oltre il 70% della popolazione si era pronunciata contro l’ampliamento e la gestione dello scalo aeroportuale con fondi pubblici da parte della Provincia. Un anno più tardi la Giunta provinciale stabilì di cedere, entro la fine del 2018, la propria quota nella società aeroportuale, che fino a quel momento apparteneva alla Provincia al 100%. In seguito la Giunta provinciale stabilì con una delibera che il pacchetto azionario di ABD dovesse essere alienato per tramite di un procedimento a evidenza pubblica.

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Dopo la valutazione positiva da parte del Ministero dell’Interno sulla documentazione di gara e sui criteri tecnici per l’accoglimento di proposte da parte di potenziali investitori, nel maggio 2019 il pacchetto azionario fu assegnato ad ABD Holding Srl. Il contratto venne firmato il 16 settembre 2019. Un ricorso che mirava all’annullamento del contratto di cessione fu respinto prima dal TAR di Bolzano e in secondo grado anche dal Consiglio di Stato a Roma.

Ma anche l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ANAC si è occupata della cosa e l’anno scorso ha impugnato la gara attraverso cui la Provincia aveva ceduto le proprie quote ad ABD, sostenendo che l’assegnazione della concessione richiedeva l’applicazione della normativa sulle concessioni mentre il passaggio era invece avvenuto in modo diretto da Provincia a privati.

Ora ANAC ha corretto la propria deliberazione dello scorso anno, assumendone una nuova in accoglimento delle argomentazioni di ENAC e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo le quali non vi fu alcun trasferimento della concessione. Nonostante ciò, ANAC paventa ancora qualche dubbio sul contenuto del bando e oggi (13 luglio) la Giunta ha assunto la decisione di chiarire ulteriormente ogni aspetto procedurale e sostanziale della procedura di gara, impugnando anche la seconda delibera ANAC innanzi al TAR del Lazio. Obiettivo: chiarire ulteriormente gli aspetti tecnici e contenutistici della gara.

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