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Bolzano

Acqua di Bolzano: il serbatoio Flavon di Oltrisarco in una nuova luce

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In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, lo scorso 22 marzo, SEAB, insieme all’ufficio Ambiente del Comune e su iniziativa del Consiglio di quartiere Centro-Piani-Rencio, ha lanciato una mini-campagna informativa sull’acqua di Bolzano. In aprile, giusto in tempo per la Giornata mondiale della terra (Earth Day) che si celebra il 22 aprile, SEAB presenta gli investimenti fatti per migliorare le infrastrutture dell’acqua potabile, prendendo come esempio il serbatoio “Flavon”, dove sono appena stati conclusi due importanti progetti che rendono questa struttura ancora più sicura ed ecologica.

L’acqua di Bolzano è principalmente acqua di falda e viene portata in superficie da una profondità tra i 30 e i 50 metri da 12 pozzi attraverso l’utilizzo di pompe di sollevamento. Una parte dell’acqua viene immessa subito nella rete idrica, lunga 194 km, mentre un’altra parte parte viene temporaneamente immagazzinata nei serbatoi. Da qui viene rilasciata di nuovo nella rete quando il consumo d’acqua è piuttosto elevato, ad esempio la mattina. La posizione sopraelevata dei serbatoi, distribuiti in tutta la città, garantisce anche una pressione sufficiente affinché l’acqua del rubinetto possa raggiungere i piani superiori delle abitazioni.

La città di Bolzano ha 9 serbatoi di questo tipo, con una capacità totale di 12.000 metri cubi. Il secondo serbatoio più grande (dopo il serbatoio di San Pietro), con una capacità di 5.000 metri cubi, è il serbatoio Flavon di Oltrisarco, situato sopra il cimitero. È stato costruito nel 1996 ed è l’unico serbatoio d’acqua di Bolzano costruito nella roccia. Le due grandi vasche d’acqua si trovano infatti sotto una volta di roccia rinforzata con cemento armato. Un “effetto collaterale” molto funzionale di questa costruzione è la temperatura costante nel serbatoio, che mantiene l’acqua potabile fresca e piacevole in ogni momento dell’anno.

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Ma le peculiarità di questa struttura richiedono anche ispezioni molto attente: la grotta deve essere controllata regolarmente per verificarne la stabilità e SEAB ha appena effettuato una serie di controlli. Sono state fatte delle perforazioni in vari punti e sono stati prelevati dei campioni di roccia, esaminati successivamente in laboratorio. È stato necessario anche forare e tagliare in alcuni punti il rivestimento in lamiera sopra le vasche per analizzare la stabilità dei materiali e delle strutture sottostanti. Il rivestimento è stato poi ripristinato una volta terminati i controlli. I test accurati confermano che il serbatoio è stabile e in buone condizioni, perciò al momento non sono necessari ulteriori interventi.

Sempre nelle ultime settimane SEAB ha migliorato anche l’illuminazione del serbatoio: i vecchi sistemi di illuminazione sono stati sostituiti con nuove lampade a LED più potenti e a risparmio energetico. Questo significa minori costi energetici e di manutenzione, con migliori prestazioni in termini di illuminazione. Vari dipartimenti SEAB hanno lavorato ai due progetti: il dipartimento Sicurezza, il dipartimento Progettazione e lavori e il dipartimento Servizi trasversali, che si occupano degli impianti elettrici.

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