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Italia ed estero

Addio a Stefano Pernigotti: morto a 98 anni il “papà” dei gianduiotti

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La notizia è trapelata qualche ora fa. All’età di 98 anni è morto Stefano Pernigotti. Il nome del celeberrimo imprenditore italiano è legato alla storica azienda “Pernigotti” di Novi Ligure che si è imposta in Italia e nel mondo per la produzione dei gianduiotti.

Il marchio ha segnato la fortuna del compianto Stefano Pernigotti tanto è vero che, in diverse parti del mondo, tutti avevano apprezzato quel sapore intenso e deciso della sua cioccolata. Il fondatore è morto ieri, martedì 11 agosto, nella città di Milano.Lasciando però l’attività di fronte a una serie di problemi molto difficili da sormontare.

La storia riporta che la Pernigotti è nata nel 1860 quando l’omonimo Stefano Pernigotti aprì una drogheria nella piazza del Mercato, a Novi Ligure. Quasi subito il marchio ottenne un buon successo da parte del pubblico, tanto è vero che l’azienda è diventata fornitore ufficiale della famiglia reale.

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Infatti all’epoca Re Umberto Primo concesse alla Pernigotti la facoltà di innalzare lo stemma reale sull’insegna della fabbrica, stemma che è stato utilizzato fino al 2004. Un successo che è continuato nel corso tempo e che ha trovato un vero incremento nel corso degli anni ’70.

Nel 1980, però, Stefano Pernigotti, è stato colpito da una tragedia familiare che di fatto ha cambiato gli assetti ereditari della famiglia. La morte dei suoi due figli di 13 e 17 anni, gli unici eredi, hanno segnato per sempre l’indole del signor Pernigotti.

Nel 1995 la società è stata ceduta all’Averna che, a sua volta, nel 2013 la vendette al gruppo turco Toksoz. E da qui in poi sono cominciati i problemi. Infatti, nel 2018 i nuovi proprietari avevano optato di chiudere definitivamente lo stabilimento, anche se nel giugno scorso, si è tentato un ‘ultima grande fatica nel cercare di rilanciare la società e il marchio stesso.

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Dal 3 agosto i lavoratori della Pernigotti sono in cassa integrazione straordinaria per riorganizzare l’assetto.

I turchi hanno disposto un piano di investimenti pari a 5 milioni di euro per il 2020 e il 2021 per far restare l’azienda a Novi Ligure e incrementare la produzione di una crema spalmabile e una nuova linea di tavolette.

Una buona notizia ma solo fino a qualche tempo fa, infatti poi è paventata l’idea di spostare la produzione all’estero.

La morte di Stefano Pernigotti ha segnato molto la comunità. Tanto è vero che il sindaco di Novi Ligure si dice “affranto per la perdita del Cavaliere” e ricorda in una nota come l’azienda ha superato diversi periodi neri, come il bombardamento nel luglio del 1944. I funerali sono previsti a Milano, ma la salma tornerà a Novi Ligure.

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