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Benessere e Salute

Aiuto in un momento difficile: 10 anni di Psichiatria dell’Età Evolutiva e Psicoterapia

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Quest’anno, il reparto di Psichiatria dell’Età Evolutiva e Psicoterapia dell’Ospedale di Merano festeggia il suo decimo compleanno, diventando così parte integrante del panorama sanitario altoatesino. Ieri si è guardato al passato, ma anche al futuro.

Quando, più di 10 anni fa, politici ed esperti/e decisero che era giunto il momento di creare un’assistenza psichiatrica ospedaliera dedicata a bambini/e e adolescenti tra i 12 e i 18 anni di età, si trattava di una grande novità.

Prima, in Alto Adige, i giovani e le giovani venivano curati in reparti psichiatrici per adulti o ricoverati in strutture di altre regioni. Cosa certamente non ideale“, spiega la Primaria Donatella Arcangeli, guardando al passato. Sono seguiti molti incontri, viaggi di istruzione in altre strutture e colloqui su colloqui.

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Sin dall’inizio, un forte sostenitore di questo progetto, è stato il Primario della Psichiatria di Bolzano Andreas Conca, che ha coordinato il reparto dell’Ospedale di Merano in rete. “Da subito siamo stati un punto di riferimento a livello provinciale, riuscendo a garantire un’assistenza adeguata a bambini/e e ragazzi/e di tutto l’Alto Adige“, spiega Donatella Arcangeli.

Un’équipe multidisciplinare composta da 8 neuropsichiatri/e infantili, psicologi e psicologhe nonché personale psicoterapeutico, infermieristico e educativo, è a disposizione dei/delle giovani pazienti 24 ore su 24. Questo garantisce anche un eventuale ricovero di emergenza, tramite Pronto Soccorso, 365 giorni all’anno per i ragazzi e le ragazze provenienti da tutta la Provincia.

Il Presidente della Provincia e Assessore alla Salute Arno Kompatscher ha ringraziato tutti i pionieri e le pioniere che più di 10 anni fa hanno riconosciuto l’importanza di un reparto di questo tipo: “Soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza si è alla ricerca di sostegno e risposte. È facile perdersi negli eccessi della società moderna. La pandemia causata dal Covid, con le sue restrizioni e le sue richieste, ha portato molte persone al limite delle proprie capacità ed è ovvio che una struttura come quella del reparto di Psichiatria dell’Età Evolutiva sia più che mai necessaria al giorno d’oggi. Qui, professionisti e famiglie lavorano fianco a fianco per sostenere i/le giovani”.  

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Il Direttore generale Florian Zerzer ha sottolineato l’eccellente collaborazione con le istituzioni per l’infanzia e l’adolescenza: “Abbiamo un ampio sostegno, come ad esempio quello del Tribunale dei Minori, che ci aiuta molto. Soprattutto nelle situazioni difficili non è sufficiente un solo operatore, ma è necessario poter contare su una rete che sia in grado di occuparsi dei/delle bambini/e e dei/delle giovani anche dopo la dimissione. Il detto ‘ci vuole un intero paese per crescere un bambino’, è ancora più vero per i giovani e le giovani con problemi di salute mentale”.

La Primaria Donatella Arcangeli: “In futuro, vorremmo mettere a disposizione un posto letto dedicato a minori sotto i 12 anni, e/o pazienti affetti da autismo o altre disabilità mentali che necessitano di accompagnamento da parte dei genitori. Il prossimo passo sarà quello di creare una assistenza post-acuta, perché i/le bambini/e e i/le ragazzi/e hanno bisogno di due o tre mesi per riprendersi dalla fase acuta della malattia”.

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