Politica
Bolzano dice NO al 5G, Bonazza: “Accolta la mozione, il capoluogo non è un laboratorio di sperimentazione”
“In consiglio comunale abbiamo approvato una mozione con l’obiettivo di contrastare l’espandersi della rete 5G che si appresta ad arrivare anche a Bolzano.
Non è solo un discorso legato alla salute che, per quanto mi riguarda, personalmente(!) mi preoccupa pure con il 4G… Oggi è in gioco anche e soprattutto quella sovranità e sicurezza nazionale che dovrebbe essere inviolabile dal concetto divino di Patria fino alle leggi che tutelano la Costituzione italiana”.
Così il consigliere di CasaPound Andrea Bonazza durante il suo intervento in consiglio comunale rispetto alla prossima installazione di antenne 5G anche nel capoluogo come ‘città test’ della nuova rete in Italia.
Continua Bonazza: “Non possiamo e non dobbiamo appaltare lo spazio delle reti nazionali a ditte straniere in quanto i ripetitori che abbiamo oggi sono stati già costruiti e appaltati dalla Leonardo (azienda di Stato parte di Finmeccanica). Ciò che sta facendo invece lo Stato italiano in questi ultimi mesi è svendere le nostre preziosissime reti nazionali ad aziende straniere che, con un colpo di mano, potrebbero un domani prendere il controllo delle nostre informazioni in ogni settore e, in una nazione sovrana, non dovrebbe essere tollerata nessuna azienda straniera che lavora nel delicato campo delle trasmissioni.
Mentre prima le aziende multinazionali pagavano un ‘affitto’ per l’uso dei ripetitori italiani, oggi invece, con l’espandersi della rete 5G, questi colossi mondiali della telefonia stanno cercando di occupare l’intera rete nazionale così da trarne profitto e monopolio per non pagare miliardi di euro allo Stato e controllare le nostre informazioni private, aziendali, politiche, commerciali etc.
I ripetitori che abbiamo oggi nelle nostre città, a cui queste aziende sovranazionali cambierebbero solo amplificatore ed antenna, diverrebbero ad uso e consumo loro e, quindi, per utilizzare questi strumenti già pagati dagli italiani, lo Stato e i cittadini si troverebbero a ripagarli una seconda volta come nella miglior supercazzola degna di un film di Totò”.
“Nella mozione approvata ieri si chiede: la sospensione dell’applicazione della tecnologia 5G nel Comune di Bolzano finché i rischi per la salute pubblica non verranno esclusi, prendere tutte le precauzioni necessarie per proteggere la salute dei cittadini e della natura che li circonda, utilizzare tecnologie sicure per la salute pubblica, riservare luoghi il più possibile privi di radiazioni soprattutto se destinati a bambini, organizzare un convegno pubblico sul tema con gli esperti del settore e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione per cittadini e formazione professionale per funzionari comunali.
Dopo aver sentito i soliti fastidiosi ‘non si può fare’, ‘ormai dobbiamo rassegnarci’; come ho detto in aula sarò anche un inguaribile sognatore cresciuto leggendo Tolkien e Michael Ende, ma rimango convinto che nessuna battaglia sia perduta fino a quando si ha la volontà e la forza di combatterla“.
La mozione è stata approvata con 26 voti favorevoli, 6 astenuti e 4 contrari.
Hanno votato a favore:
3 consiglieri di CasaPound, 1 di FdI, 4 5Stelle, 4 Verdi, 3 della Lega, 3 SVP, 2 di “Io sto con BZ” e 6 del PD. Hanno votato contro: 3 di Forza Italia e 1 di Alto Adige nel Cuore. Si sono astenuti: 4 SVP, Costa del Gruppo Misto e Della Ratta del PD.
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