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Alto Adige

Coprifuoco serale, la Polizia chiede il certificato veterinario per i bisogni del cane. Stagni: “Caramaschi e Kompatscher intervengano!”

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A seguito del susseguirsi di decreti e ordinanze e di fronte ad un evidente necessità di tutti i proprietari di cani, è stato chiesto alla Polizia Municipale di Bolzano come ci si debba comportare per portare il proprio animale domestico a fare la consueta e necessaria uscita serale.

“La risposta è stata scioccante – esordisce il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e Consigliere di circoscrizione Oltrisarco Stefano Stagni -. Volevamo conferma che è superfluo uscire muniti di autocertificazione per documentare una cosa ovvia, cioè che si sta portando il cane ad espletare le funzioni corporali cui anche noi umani siamo soggetti prima di andare a dormire ed appena svegli”.

La risposta ci ha lasciati allibiti, e Stefano Stagni coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e Consigliere di circoscrizione Oltrisarco, chiede che venga rivista e corretta la posizione da parte della Polizia Municipale, che prevede di “…farsi rilasciare un opportuno certificato veterinario, che giustifichi la necessità dei bisogni fisiologici del cane durante gli orari di divieto”.

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“Chiunque – e senza un certificato veterinario che lo dichiari – è a conoscenza della necessità dai cani di uscire più volte al giorno in base alle proprie abitudini fisiologiche. Vorrei evitare che un terzo dei Bolzanini si metta in fila dal veterinario per richiedere tale inutile certificato, o che debba scegliere tra il rischio di incorrere in una sanzione o la salute del proprio amato animale e per osmosi della propria. In una fase di per sé già difficile per i cittadini costretti al coprifuoco, a chiusure forzate, alla perdita del lavoro o alla cassa integrazione, non è necessaria una così forte intolleranza e faziosità da parte di chi si trova a far rispettare le ordinanze nei confronti di cittadini che correttamente chiedono come si devono comportare”.

Per questo Stagni chiede alla Polizia Municipale di rivedere con un po’ di buonsenso questa posizione, e permettere ai bolzanini di rispettare le ordinanze con il minor disagio possibile, evitando in tal modo di aggravare un malumore già molto forte.

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