Oltradige e Bassa Atesina
Corriere spruzza spray al peperoncino, dipendenti intossicati, è caos in azienda
Una scintilla di tensione è bastata per trasformare una mattinata ordinaria di lavoro in un vero e proprio caos all’interno di una nota azienda di spedizioni a Cortaccia. Erano circa le 10:30 quando, tra le mura degli uffici aziendali, si è consumata una lite dai contorni ancora oscuri ma dagli effetti immediati e allarmanti.
Protagonista dell’episodio un corriere esterno, che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto un’accesa discussione con un magazziniere dell’azienda. Il diverbio, degenerato nel giro di pochi minuti, si è concluso con un gesto inaspettato e pericoloso: il corriere ha estratto uno spray al peperoncino – di libera vendita – e lo ha spruzzato all’interno degli ambienti chiusi.
Il risultato? Una nube irritante ha invaso gli uffici, coinvolgendo all’incirca una quindicina di persone, tutte colpite da bruciori agli occhi e difficoltà respiratorie. “Abbiamo sentito un forte odore e poi bruciore ovunque, è stato terribile”, ha raccontato uno dei dipendenti soccorsi.
L’allarme è scattato immediatamente. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118, che hanno fornito le prime cure a chi presentava sintomi più acuti. Uno dei dipendenti è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma fortunatamente le sue condizioni non sono considerate gravi.
A supportare le operazioni di sicurezza anche i Vigili del Fuoco di Cortaccia, intervenuti per bonificare i locali e ripristinare la salubrità dell’aria, compromessa dal gas urticante.
Nel frattempo, i Carabinieri della Compagnia di Egna hanno preso in carico la situazione, accompagnando il corriere in caserma per le verifiche del caso. “Stiamo acquisendo e analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza interno per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti”, fanno sapere fonti investigative.
L’episodio ha scosso l’intera azienda, lasciando sconcerto tra i dipendenti e sollevando interrogativi sulla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Al momento, non sono ancora stati chiariti i motivi del diverbio né eventuali responsabilità penali, che saranno valutate alla luce delle indagini in corso.
Come previsto dalla Direttiva 2016/343/UE, tutti i soggetti coinvolti sono da ritenersi innocenti fino a prova contraria mediante sentenza definitiva. Ma l’atmosfera, tra le pareti della ditta di Cortaccia, resterà a lungo intrisa non solo dell’odore acre del peperoncino, ma anche dello stupore per un gesto tanto improvviso quanto pericoloso.
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