Politica
Crisi del lavoro, Team K: “Garantire lo stipendio agli stagionali”
Con l’inizio dell’estate l’industria turistica è ripartita, ma dovendo fare i conti con la difficoltà di reperire personale a sufficienza. Molti stagionali hanno infatti cercato lavoro in altri settori a causa dell’incertezza del lavoro, la cui prosecuzione dipende dall’andamento della pandemia. I colloqui intercorsi tra la consigliera Rieder e i dipendenti stagionali hanno fatto emergere il fondato timore di poter lavorare solo pochi mesi senza poi riuscire a maturare le ore di lavoro necessarie per avere poi diritto ai sussidi di disoccupazione.
“Non sono solo gli imprenditori ad avere interesse a trovare lavoratori qualificati, anche la Provincia dovrebbe preoccuparsi di garantire la qualità del nostro turismo”, sostiene Paul Köllensperger. La prossima settimana, il Team K proporrà quindi in Consiglio provinciale di garantire ai dipendenti stagionali del turismo una compensazione economica pari all’80 per cento del loro stipendio in caso di chiusure forzate dovute alla pandemia e di versare questa compensazione su base mensile per l’intero periodo di lockdown.
Soprattutto nel settore del turismo, negli ultimi anni è sempre più difficile trovare personale a sufficienza, per questo datori di lavoro e associazioni di categoria si stanno impegnando per cercare di migliorare le condizioni di lavoro e in particolare la compatibilità tra famiglia e lavoro. Con la crisi pandemica gli svantaggi per questi lavoratori sono emersi chiaramente: solo un terzo circa dei dipendenti del turismo hanno contratti di lavoro a tempo indeterminato e quindi una certa sicurezza. “Per molti dipendenti con contratti stagionali i sussidi di disoccupazione sono terminati e parecchi hanno ricevuto sostegno solo per un breve periodo o addirittura non avevano ancora maturato il diritto”, spiega Maria Elisabeth Rieder.
“L’obiettivo a lungo termine deve essere quello di ‘destagionalizzare’ i rapporti di lavoro e di aumentare i contratti a tempo indeterminato e i contratti annuali“, chiede il Team K. Ma soprattutto per le strutture alberghiere più piccole e per quelle di fascia più bassa, questo non è possibile e quindi è necessario impegnarsi per dare garanzie ai dipendenti. “La stagione estiva quest’anno è ridotta e se gli stagionali dovessero ritrovarsi nuovamente disoccupati in inverno o avere un’altra stagione più breve a causa delle chiusure, avranno bisogno di garanzie economiche. Questo è l’unico modo per trattenere e sostenere i lavoratori. Questa deve essere una preoccupazione comune per i datori di lavoro e la Provincia, con l’obiettivo di consolidare e dare prospettive al settore del turismo”, conclude Rieder.
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