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Politica

Dirigenti sanitari, abusi sugli incarichi: interrogazione Koellensperger sulla nomina di Regele

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Con un’interrogazione in consiglio provinciale il Team Koellensperger chiede chiarimenti in merito al rinnovo dell’incarico quinquennale alla direttrice del servizio igiene e sanità presso il Comprensorio di Brunico, Dagmar Regele.

Come denunciato anche dal nostro giornale qualche giorno fa nell’articolo Comitato sanitario tecnico cercasi: le nomine “autonormate” dei dirigenti e il caso Regele la dirigente avrebbe accettato la riconferma in ruolo. Riconferma che le sarebbe stata concessa però senza il passaggio obbligatorio per il nucleo di valutazione e la valutazione del comitato tecnico incaricato.

Per ammissione della stessa Asl, il nucleo di valutazione non è stato istituito. Sarebbe stato così necessario procedere al rinnovo dell’incarico senza il rispetto del normale iter, le cui regole sono dettate dalla normativa provinciale vigente.

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Il riferimento è all’art. 46, comma 4° della L.P. 05/03/2001, n.7, il quale prevede che “il/la dirigente sanitario/a con incarico di direttore/direttrice al termine dell’incarico sia obbligatoriamente sottoposto a tale valutazione”.

Si legge tuttavia nel testo della delibera prodotta dal Comprensorio sanitario di Brunico una affermazione “autonormata” che legittimerebbe di fatto la rinomina del dirigente sanitario anche in assenza dei criteri previsti dalla legge.

Premesso che attualmente i nuclei di valutazione non sono istituiti e pertanto è necessario procedere al rinnovo in assenza dei relativi pareri – recita il testo della delibera pubblicata dal Comprensorio – , la mancata nomina del nucleo di valutazione e del collegio tecnico non può compromettere il diritto dei dirigenti ad ottenere il rinnovo dell’incarico in presenza di una valutazione positiva da parte del diretto superiore”.

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E invece può. Perché quello della riconferma non è un compito che spetta al Direttore sanitario o al Direttore amministrativo, e nemmeno alla Direttrice tecnico-assistenziale del Comprensorio brunicense o “rispettivamente dei loro sostituti” (come da testo della delibera).

La sola valutazione positiva di un funzionario del Comprensorio interessato non è infatti condizione sufficiente per la rinomina.

 

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