Politica
Doppio passaporto, Vienna:”Italiani esclusi anche se con ascendenti”
Gli altoatesini di lingua italiana saranno esclusi dal doppio passaporto italo-austriaco, anche se potranno rivendicare ascendenti in Alto Adige ai tempi dell’impero austro-ungarico.
Lo scrive la Tageszeitung di Bolzano citando il documento elaborato dalla preposta commissione di esperti austriaci.
La commissione auspica comunque un’intesa con Roma e anticipa che per i ‘nuovi austriaci‘, secondo il programma di una eventuale concessione della doppia nazionalità in studio a Vienna, non sarebbe previsto un proprio collegio elettorale, ma il sorteggio del loro Comune di appartenenza per garantire una distribuzione omogenea.
Potranno chiedere la cittadinanza austriaca – scrive la Tageszeitung – solo gli altoatesini di lingua tedesca e ladina, perché l’Austria esercita per loro la cosiddetta funzione tutrice.
Resterebbero dunque esclusi circa 20.000 cittadini di lingua italiana che da generazioni vivono in Alto Adige e, secondo il giornale, questo rende poco probabile il placet di Roma.
Senza contare che la questione della possibilità di concessione del doppio passaporto ai ladini dell’Alto Adige rimane dubbia.
Curiosità e polemiche aveva destato pochi giorni fa la frase del deputato SVP ladino Daniel Alfreider, che su Facebook aveva scritto: “La strada verso l’indipendenza e la statualità va costruita passo per passo”.
Ma come ha affermato anche il costituzionalista Francesco Palermo
“al doppio passaporto i ladini in teoria non avrebbero diritto e, se lo avessero grazie al nuovo disegno di legge, allora dovrebbe essere dato anche ai ladini bellunesi e trentini in base all’antica appartenenza al vecchio impero austrungarico ”.
La concessione della doppia cittadinanza ai ladini altoatesini si esporrebbe dunque al rischio di potenziali ricorsi. Nel loro caso, di parla infatti di una mera inclusione interpretativa e politica, non formalizzata dal punto di vista giuridico.
Mentre per i cittadini di madrelingua tedesca della provincia di Bolzano esiste infatti una copertura internazionale, non c’è nessuna menzione nel testo del patto Degasperi-Gruber né dei ladini altoatesini né di quelli di altri territori appartenenti all’Impero austro-ungarico fino al 1918.
E la questione è destinata a destare ulteriori curiosità per quello che sarà l’esito dello studio per la concessione della doppia cittadinanza da parte di Vienna.
Il problema si pone, prima di tutto, per la reale possibilità di concessione da parte dell’Austria, a livello ufficiale, della doppia cittadinanza a chicchessia.
Il governo austriaco dovrebbe infatti lavorare su una propria legge costituzionale, e non ordinaria, per permettere di riconoscersi, a livello ufficiale, la possibilità di concedere doppi passaporti.
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