Alto Adige
Giunta: approvate agevolazioni per le persone vaccinate
Il Coronavirus si sta diffondendo a grande velocità anche in Alto Adige. Da una settimana viene registrato un forte aumento dei contagi, in Alto Adige come in gran parte del resto d’Europa, ha informato ieri (11 gennaio) l’assessore alla salute Thomas Widmann nel corso della conferenza stampa.
Nel suo intervento ha ricordato che l’anno scorso che i ricoveri in ospedale erano significativamente più alti nonostante i numeri delle infezioni fossero più contenuti. “La vaccinazione non protegge dall’infezione, ma protegge contro malattie gravi. L’anno scorso nei nostri ospedali all’inizio di gennaio il numero dei ricoveri era quattro volte maggiore, nelle cliniche private era il triplo“. Attualmente si prevede un maggiore carico ospedaliero, ma si è fiduciosi di riuscire a far fronte a questa situazione grazie ad un alto tasso vaccinale. Ciò è rafforzato dalla valutazione del personale specializzato secondo il quale numerosi pazienti vengono rilevati positivi in base ai test effettuati nel Pronto soccorso, la maggior parte dei quali dopo poco tempo possono essere dimessi e tornano a casa. “Lo stesso vale per i reparti di terapia intensiva, in cui è stata ridotta la durata della degenza, principalmente a causa della minore età dei pazienti” ha informato l’assessore Widmann.
Prosecuzione della vita sociale ed economica
In questo contesto l’assessore ha anche elogiato gli sforzi posti in atto a livello statale per garantire la prosecuzione della vita sociale ed economica. Ciò include diverse misure che vengono adottate anche in Alto Adige. Ieri (11 gennaio) la Giunta provinciale ha approvato le seguenti decisioni dell’Azienda sanitaria altoatesina: le persone immunizzate (con booster oppure 120 giorni dopo la fine del ciclo primario o guarigione) potranno uscire dalla quarantena dopo sette giorni grazie ad un test PCR (negativo) o un test antigenico naso-faringeo effettuato in farmacia, presso i medici di medicina generale o nei test center. Sinora a tale scopo veniva richiesto esclusivamente un test PCR. Per i non vaccinati l’isolamento termina solo con un test PCR negativo dopo 10 giorni. A livello nazionale è stata introdotta la norma che nel caso di contatti stretti le persone immunizzate non devono fare la quarantena bensì in auto-sorveglianza ed effettuando test nel caso di sintomi, possono continuare a svolgere la loro attività lavorativa. Nei contatti con altre persone per 10 giorni devono indossare una mascherina FFP2.
Garantire a tutti una possibilità di vaccinazione entro gennaio
Per poter ottemperare all’imminente obbligo di vaccinazione per gli ultracinquantenni, si sta lavorando per aumentare le opportunità di effettuare la vaccinazione. L’obiettivo è quello di garantire a tutti una possibilità di vaccinazione entro gennaio. L’assessore Widmann ha informato anche in merito alle sanzioni statali: attraverso un controllo incrociato da parte del Ministero della Salute e dell’Agenzia delle Entrate, le persone che al 1° febbraio non sono vaccinate ricevono una sanzione di 100 euro oltre alla richiesta di ottemperare alla vaccinazione obbligatoria. Dal 15 febbraio, tale importo aumenterà tra 600 e 1.500 euro per coloro che si recano al lavoro senza il Super Green Pass (vaccinato o guarito).
La vaccinazione protegge
Molto positiva, invece, la forte partecipazione delle scuole altoatesine allo screening volontario. Circa l’80 per cento degli studenti ha partecipato e sono stati registrati 329 test positivi. Infine l’assessore Widmann ha ribadito il suo appello alla vaccinazione: “Il confronto con i dati dell’anno scorso evidenzia che la variante delta ha avuto a disposizione una popolazione moto più ampia, mentre la variante omicron ha trovato un numero più piccolo di persone da contagiare a causa al gran numero di vaccinati. La vaccinazione protegge così una larga maggioranza dalle conseguenze più severe e dai ricoveri ospedalieri, motivo per cui ripeto ancora una volta la mia richiesta: vaccinatevi!”.
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