Società
I ricordi degli studi a Innsbruck: la mostra al Forte di Fortezza fino al 29 dicembre

“Studiato a Innsbruck. Ricordi di studentesse e studenti altoatesini” s’intitola la mostra temporanea inaugurata ieri mattina al Forte di Fortezza. L’esposizione, un omaggio all’Università di Innsbruck in occasione dei 350 anni dalla sua fondazione, approfondisce attraverso storie personali e oggetti-ricordo il forte legame tra l’ateneo e l’Alto Adige.
L’esposizione rimarrà allestita fino al 29 dicembre 2019 a riconoscimento della grande popolarità di cui l’Università di Innsbruck gode fra le studentesse e gli studenti altoatesini di ieri e di oggi.
Dei complessivi 12.500 che attualmente studiano in Italia e in Austria, infatti, circa 3.600, pertanto un terzo abbondante, studiano all’Università di Innsbruck.
Nell’arco di sei mesi, anche con l’ausilio di riprese audio e video, sono stati raccolti moltissimi oggetti e ricordi personali. Fra le tante risposte all’appello sono stati alla fine selezionati 40 “oggetti” che con la loro storia rappresentano in modo speciale la vita di tutti coloro che hanno studiato a Innsbruck.
Oggetti, storie e riflessioni sono suddivisi in 15 sezioni tematiche. Particolare attenzione è riservata a eventi determinanti della storia che lega l’Alto Adige all’Università di Innsbruck. I temi vanno da Valicare il confine, ad Abitare diversamente, Superare gli esami e Potere alle donne, fino ad Impegnarsi per gli altri e Una degna conclusione.
Dalle memorie e dalle soffitte è emerso il materiale più svariato: dalla fotografia dei coinquilini dell’appartamento condiviso intenti al lavaggio settimanale dei piatti, alla dichiarazione del proprio impegno politico in veste di presidente dell’Associazione Universitaria Sudtirolese, alla borsa con cui si facevano passare di nascosto i viveri attraverso il Brennero, fino al preparato per una specie ladina di ragni o all’ascia a margini rialzati risalente all’età del Bronzo in prestito dal Museo di Fließ (due scoperte avvenute durante gli studi), o ancora al diario di una spedizione archeologica in Iraq.
Il documento più vecchio di tutta la mostra è il diploma di Maria Huber di Fundres, che concluse la sua formazione in ostetricia nel 1897 presso la facoltà di medicina dell’Università di Innsbruck. Ania Viero di Bolzano, classe 1996, campionessa provinciale di Poetry Slam 2018, al quarto anno di studi a Innsbruck, è invece la più giovane studentessa ad aver contribuito alla mostra.
È la sua coinvolgente video-performance, Kinderabhängige Eltern, visibile nella prima sala, a dare il via a questa mostra che prosegue ammiccante e nostalgica, invitando visitatori e visitatrici a ricordare con un sorriso i propri anni di studio all’università e i racconti e cliché sulla vita da studenti.
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