Il turismo sotto attacco: la destra difende il settore, il PD accusato di oscurantismo

In un affondo politico che non lascia spazio a sfumature, Alessi Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia, accusa il Partito Democratico di una visione “oscurantista e punitiva da ayatollah” nei confronti del turismo, denunciando una sinistra sempre più distante dal Paese reale e dai suoi motori economici.

Secondo Ambrosi, il PD trentino, nella figura del segretario Dal Rì, incarna una linea politica settaria, ideologica e scollegata dalla realtà produttiva del territorio. Un partito che, a suo dire, “sostiene che il turismo non porti valore aggiunto, ma solo povertà”, posizione che la parlamentare definisce “farneticante” e “uno schiaffo in faccia a milioni di lavoratori, imprenditori, famiglie, artigiani e territori”.

L’attacco è frontale e non risparmia accuse gravi: “Il Pd ormai è un partito ostile all’Occidente e allo sviluppo, vicino ad Hamas e all’Iran, all’ideologia woke che negli Stati Uniti abbatte le statue di Cristoforo Colombo”. Parole pesanti che delineano una frattura profonda tra due visioni del Paese: da un lato, quella che Ambrosi definisce “il modello italiano fondato su bellezza, impresa, accoglienza e sviluppo”, dall’altro una sinistra che “disprezza il lavoro” e “si chiude nei salotti ideologici a inventarsi ogni giorno verità virtuali”.

Ambrosi rivendica il valore del turismo come motore di crescita, scambio culturale e innovazione. Un settore che, secondo la deputata, continua a generare occupazione e che rappresenta “una delle poche eccellenze italiane ancora in espansione”. Attaccarlo, sostiene, equivale a colpire l’identità stessa del Paese: “Attaccare il turismo significa sparare sul Trentino e su tutta l’Italia, sulla sua laboriosità e il suo sviluppo, sul suo stesso futuro”.

La chiusura è perentoria e non lascia margini di compromesso: “Non lo permetteremo mai”.

In uno scontro che si gioca ormai non solo sui numeri, ma su due visioni culturali opposte, il turismo diventa il nuovo campo di battaglia ideologica tra destra e sinistra. E il Trentino, ancora una volta, si ritrova al centro di una contesa nazionale.