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Alto Adige

In coma da quattro anni dopo l’incidente in piscina: 17enne brissinese aspetta giustizia

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Da quattro anni lottano per avere giustizia i genitori del ragazzo che nel giugno del 2014 è stato trovato privo di sensi sul fondo di una delle piscine dell’Aquarena di Bressanone e che da allora si trova in stato vegetativo.

Il procedimento contro il bagnino in servizio il giorno dell’incidente e l’allora responsabile per la sicurezza avrebbe dovuto avere luogo dinanzi al giudice di pace di Bressanone lo scorso mercoledì, ma l’udienza è stata rinviata al 19 dicembre.

Assistiti dall’avvocato Marcus Mayr, i genitori dell’ormai quasi 17enne si sono costituiti parte civile. 



Per loro si tratta di un’attesa straziante.

Il tragico incidente è accaduto precisamente il 7 giugno di quattro anni fa: il lungo periodo di permanenza sott’acqua senza ossigeno ha irrimediabilmente danneggiato il cervello del ragazzo che si trova da allora in uno stato di coma dal quale non si è più ripreso.

Economicamente assenti per il momento le due compagnie di assicurazione che potrebbero essere chiamate a risarcire la famiglia.

Durante i precedenti negoziati, le direzioni assicurative avevano dichiarato di voler attendere l’esito di un’eventuale sentenza a loro carico, prima di procedere al pagamento dei danni.

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