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Alto Adige

Inaugurato ieri il Rifugio Nino Corsi in Val Martello

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I lavori di ampliamento e ristrutturazione del Rifugio Nino Corsi e dell’edificio “Badhaus”, situato in fondo alla Val Martello, nel Parco nazionale dello Stelvio sono conclusi. Ieri (22 luglio) il Presidente della Provincia Arno Kompatscher, e  l’assessore provinciale all’Edilizia e Patrimonio Massimo Bessone, hanno inaugurato ufficialmente il Rifugio Nino Corsi e la  casa “Badhaus”.

Il rifugio Nino Corsi, che si trova ad un’altitudine di 2.264 m s.l. ed ora ha un volume di 3.400 mc suddivisi su quattro piani, è esposto a condizioni climatiche estreme a causa della sua posizione, è stato riqualificato nell’arco di due anni dalla Ripartizione amministrazione del Patrimonio.  Il rifugio è uno dei 27 rifugi, la cui proprietà nel 1999 è passata dallo Stato alla Provincia ed è gestito dalla Ripartizione Amministrazione del Patrimonio della Provincia, che fa capo all’assessore Bessone. La casa “Badhaus”, che si trova a pochi metri dal rifugio, è stata ristrutturata da parte del Comune di Martello.

Siamo sul versante della catene montuose dell’Ortles e Cevedale, luogo in cui si è combattuta la Prima Guerra Mondiale. La casa “Badhaus”, costruita nel 1882 dalla sezione Dresda del DÖAV, era utilizzata dai soldati come luogo di disinfestazione dai pidocchi. Oggi, in un’epoca in cui la pace non è scontata, questo luogo è un importante monumento commemorativo che dovrebbe farci riflettere”, ha affermato il presidente Arno Kompatscher all’inaugurazione di ieri mattina.

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I rifugi sono un biglietto da visti importante della nostra Provincia e noi dobbiamo operare per renderli e mantenerli sicuri e accessibili a escursionisti locali e turisti. Lavorare ad altitudini elevate, come quella nella quale è situato il rifugio, è assai difficile, il periodo d’intervento è assai breve e i costi dei materiali per realizzare rifugi a queste quote sono elevati, perché portati qui con l‘elicottero. In questo progetto sono stati investiti complessivamente 1,6 milioni di euro ed i lavori sono stati effettuati prevalentemente da imprese altoatesine” ha sottolineato l’assessore Massimo Bessone.

I lavori al rifugio ora gestito da Uli Müller, sono stati coordinati dal direttore dell’Ufficio per la gestione tecnica delle costruzioni Luca Carmignola, il RUP del progetto è Ralph Rathiens, collaboratore del medesimo ufficio. I lavori sono stati eseguiti dal consorzio d’imprese Arcfactory Stabiles e dal raggruppamento temporaneo d’imprese Holzbau Brida Srl con il sostegno di altre imprese.  Il rifugio è stato ampliato e ristrutturato secondo i criteri sostenibilità ed è stato adeguato alle norme vigenti in materia di statica e protezione antincendio. È stato migliorato l’isolamento termico e la situazione statica dei tetti esistenti, che sono stati rimossi e ricostruiti.

La storia del rifugio

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Costruito nel 1882 dalla sezione alpinistica di Dresda del Club Alpino Austro-Tedesco (DÖAV), il rifugio Nino Corsi è stato un punto di appoggio per un comando della sezione austro ungarica durante la Prima guerra mondiale. Dopo la fine della Prima guerra mondiale, l’edificio fu saccheggiato e gravemente danneggiato e nel 1921 è poi passato alla sezione del CAI di Milano.  Con il sostegno finanziario della famiglia Foglia – Corsi il rifugio venne restaurato e nel 1939 venne ribattezzato con il nome dello sciatore alpino Nino Corsi. Dal 1999 il rifugio è di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano. Oggi è un punto di appoggio per gli escursionisti ed alpinisti nonché per il soccorso alpino.

Il nostro compito è creare le condizioni migliori per garantire una gestione ottimale del Rifugio a 2.265 metri di altitudine. Vari rifugi hanno bisogno urgente di essere ristrutturati rimessi a nuovo, e la Provincia nei prossimo anni  procederà gradualmente e in via prioritaria al risanamento delle 27 strutture alpine attraverso un elaborato programma pluriennale. La sistemazione degli edifici di alta montagna è finanziata da un programma di 10 milioni di euro”, ha sottolineato il leader della Provincia Kompatscher.

Dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione, il presidente ha potuto esaminare i lavori di ammodernamento e ampliamento del rifugio e delle abitazioni dell’alta Val Martello, nelle immediate vicinanze dal luogo della struttura ricettiva. “La collaborazione tra il Comune e i diversi uffici provinciali è stata esemplare”, afferma Kompatscher.

I lavori riguardano la realizzazione di due nuovi depuratori, il collegamento alla rete in fibra ottica del rifugio, la realizzazione di una condotta per l’antincendio e il collegamento in media tensione del rifugio Nino Corsi.

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