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Economia e Finanza

Incidenti sul lavoro, Cna: “Necessario cambiare approccio”

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Dobbiamo uscire dalla logica che individua il datore di lavoro ed i lavoratori come unici responsabili della sicurezza, occorre cambiare approccio e marcia, coinvolgendo e responsabilizzando tutti i soggetti della filiera e destinando più risorse, ad esempio quelle ottenute con le sanzioni inflitte in materia di sicurezza, agli enti bilaterali che si occupano di formazione”.

Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, alla luce del tragico incidente sul lavoro a Collabo successo giorni fa, nel quale ha peso la vita un operaio.

L’analisi del presidente dell’Unione Artigiani è la seguente: “Gli attori della filiera sono almeno sei, ma nel mirino finiscono sempre gli stessi. Ci sono il committente che detta tempi e modi di esecuzione, il responsabile dei lavori che verifica l’idoneità delle ditte, il coordinatore della sicurezza, i vari datori di lavoro anche in subappalto, i preposti alla sicurezza e infine i lavoratori.

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Oggi, in caso di incidente, solo datori di lavoro e lavoratori finiscono nel mirino. Invece tutti gli attori della filiera debbono essere sensibilizzati sui rispettivi obblighi e compiti. Le aziende, anche le più piccole e di tutti i settori, investono già in sicurezza. Noi, come CNA-SHV, effettuiamo almeno 20 corsi l’anno ed altrettanto fanno le altre associazioni di categoria.

Gli enti bilaterali, come il Comitato paritetico edile e l’Ebsa nell’artigianato, realizzano o finanziano migliaia di ore di formazione per migliaia di lavoratori l’anno. Ma siamo sicuri che, in caso di incidenti, non abbia alcun ruolo la tempistica imposta dal committente o il malfunzionamento di uno qualsiasi degli anelli della catena?”.

Secondo Corrarati una possibile soluzione è creare un sistema ancor più virtuoso di formazione e informazione: “I ricavi delle sanzioni elevate dall’Ispettorato del lavoro vengano rimesse in circolo sotto forma di finanziamento agli enti bilaterali che promuovono corsi specifici e campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza. Ma è necessario coinvolgere tutti i pezzi della filiera per ottenere risultati migliori”.

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