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Bolzano

La pedana del bus si blocca: disabile e passeggeri lasciati a terra

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Foto campione di autobus con pedana
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Nuovo episodio di disagio su un autobus della Sasa in centro a Bolzano: una pedana bloccata impedisce la ripartenza e costringe tutti i passeggeri a scendere.

Tutti, compresa una signora disabile che aveva chiesto l’estrazione della struttura mobile per poter accedere al mezzo pubblico. Una volta salita con l’aiuto dell’autista, insieme agli altri è stata costretta ad uscire, rimanendo a terra.

Un problema conosciuto quello del malfunzionamento delle pedane per la salita e discesa dei disabili e la notizia di queste ore è del tutto simile a questa, risalente a sei mesi fa: “Pedane che non funzionano: l’ennesimo disabile lasciato a terra da Sasa“).

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Non sono il solo, ringraziando Dio, a cui capitano queste disavventure; ci sono altri disabili che pagano le conseguenze per autobus che, secondo me, non dovrebbero più circolare”, commenta Claudio Palmulli, paratleta romano naturalizzato bolzanino e attivista per i diritti dei disabili, tra il resto autore di un libro recentemente presentato nel capoluogo (“Oltre la disabilità, la forza della vita e il dono di un sorriso. La storia di Claudio Palmulli“).

Ho segnalato più volte questo tipo di problematica a SASA SpA e mi sono incontrato anche con i vertici dell’azienda, come il presidente Francesco Morandi – prosegue Palmulli – ma purtroppo, questi mezzi continuano a circolare e a pagarne le conseguenze sono i disabili e gli autisti che lavorano con mezzi fatiscenti e in condizioni pietose.

La situazione si può e si deve migliorare, perché il mezzo pubblico in Alto Adige è un importante mezzo di spostamento per un disabile in carrozzina che vuole vivere una vita autonoma e dignitosa.

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Ci deve essere più manutenzione per questi autobus e qualora il mezzo non risulti al 100% funzionante, questo non deve essere messo in strada.

Sono stanco che a pagarne le conseguenze siano sempre i cittadini appartenenti alle fasce più deboli.

Esprimo tutta la mia solidarietà alla signora e al lavoro svolto egregiamente dall’autista del mezzo pubblico locale. Mi impegnerò ancora di più, in modo che questi episodi non succedano più a nessuno. Nessun nuovo episodio di disagio“.

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