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La Venosta “Open” si fa in quattro: successi per Germania, Finlandia, Italia e Svezia

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Seconda gara nel weekend a Melago, successo in una splendida giornata di sole. Colpaccio di Thomas Bing che recupera e vince la 33 km. La finlandese Kati Roivas prenota il successo (33 km) fin dal via. Il Team Internorm Trentino fa en-plein nella 23 km con Busin ed Eriksson. 
 

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E’ andata in scena oggi (16 gennaio) La Venosta al Lago di Resia in un’ambientazione unica anche per la 100.a tappa di Visma Ski Classics andata in scena ieri. La gara di oggi era invece una ‘open’ valida anche come prova Challenger dello stesso circuito.

Ieri dunque l’inedito format di 10 km a cronometro, oggi la ‘open’, con amatori mischiati con gli atleti dei Pro Team impegnati su 23 o 33 km, con solo quest’ultima distanza a dispensare punti per il circuito.

Il sole ha davvero stretto la mano agli organizzatori altoatesini, una giornata sfavillante, con due competizioni (in una) vivaci ed un panoramica a 360° da portarsi a casa e da ricordare fino al 2023, perché La Venosta riproporrà due giornate così anche l’anno prossimo.

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Start alle 10 a Melago, al ritmo dei colpi degli schioccatori di frusta e quasi 20 nazioni rappresentate. Nella gara più lunga di 33 km il tedesco Thomas Bing, grazie ad un poderoso allungo nel finale.

Il campione risale dalla coda del gruppo e chiude in 1h11’50” con la corona d’alloro al collo, subito dietro il norvegese Amund Riege allo sprint col francese Bastien Poirrier. Un bel podio con tre diverse nazioni. Miglior italiano Stefano Mich (11°) del Team Futura Alta Quota Trentino.

Nella 23 km, meno affollata della 33 km, trionfo in solitaria del veneto Lorenzo Busin del Team Internorm Trentino: dopo una partenza abbastanza tranquilla tenta la fuga all’ultimo giro staccando gli avversari al traguardo. Secondo a 3′ l’atleta di casa Florian Cappello del Team Robinson Trentino, terzo il compagno di squadra Matthias Schwingshackl.

I ‘diavoli rossi’ del Team Internorm Trentino conquistano la vittoria anche al femminile con la svedese Maja Eriksson sulla russa Varvara Prokhorova e la tedesca Anna Happ.

Ai due intertempi transita per prima sempre la svedese Eriksson che chiude la sua prova da vera leader in 1h6’19”, a 2’29 la russa Prokhorova soddisfatta del secondo posto. Sul terzo grandino del podio Happ, che nonostante la doppia fatica per l’altitudine conferma una buona condizione.

Ci si vede in estate con la Ortler Bike Marathon (4 giugno) in mtb, partenza ed arrivo davanti al campanile sommerso, proprio come per il Giro Lago di Resia (16 luglio) per i runners. Ma per i fondisti ci potrebbe essere, il condizionale è solo di cortesia, anche un bell’evento di skiroll.

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