Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Alto Adige

L’Azalea della Ricerca per la Festa della Mamma e la salute delle donne

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

Da 38 anni l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC è il simbolo della Festa della mamma, un fiore speciale da regalare a tutte le donne, una preziosa alleata per la salute al femminile che nell’arco degli anni ha permesso di raccogliere oltre 280 milioni di euro e ai migliori scienziati oncologici di lavorare senza interruzioni, anche nel lungo periodo di emergenza sanitaria Covid19, con l’obiettivo di diagnosticare più precocemente tutte le forme di cancro e di curare con maggiore efficacia tutte le pazienti.

Sabato e domenica 8 maggio, ventimila volontari AIRC tornano dunque in tutta Italia a colorare le principali piazze e distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 15 euro e a sostenere i ricercatori impegnati a trovare diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci per i tumori che colpiscono le donne.

Bolzano città: sabato e domenica in piazza Matteotti; domenica mattina in piazza Domenicani.

Pubblicità - La Voce di Bolzano



Attiva/Disattiva audio qui sotto

Pubblicità - La Voce di Bolzano

in provincia: a Bressanone, sabato mattina ai Bastioni Maggiori; Merano, sabato mattina in piazza del Grano.

Insieme alla pianta di azalea, una speciale Guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e tre salutari ricette firmate dall’ambasciatrice AIRC Antonella Clerici, dalla foodblogger Monica Papagna e dallo chef Stefano Sforza.

I TUMORI CHE COLPISCONO LE DONNE – Secondo le stime più aggiornate, lo scorso anno ci sono stati nel nostro Paese 182.000 nuovi casi di tumore tra le donne e si stima che circa una su tre riceverà una diagnosi oncologica nel corso della vita. I tumori più frequenti nel genere femminile sono: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). Oggi in Italia la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata al 65% e ci sono quasi 2 milioni di donne che hanno superato un cancro grazie ai progressi della ricerca e all’alto livello dell’assistenza oncologica.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

La ricerca più recente, sostenuta da Fondazione AIRC, i cui dati sono pubblicati sulla rivista Cancer Research, mostra che alcuni tumori ovarici presentano alti livelli di due proteine che regolano l’attività dei mitocondri, la centrale energetica delle cellule, che li rende sensibili a una nuova classe di farmaci. Un nuovo dato importante per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il tumore dell’ovaio che, tra i più difficili da curare, rappresenta il 3% circa di tutti i tumori maligni nella popolazione femminile, il decimo per frequenza. In circa l’80% per cento dei casi la malattia, che non dà sintomi specifici, viene ancora scoperta quando è già in fase avanzata.

LA RICERCA – prof.ssa Maria Caterina Mione, professore ordinario e ricercatrice AIRC, dirige Laboratorio di Experimental Cancer Biology dell’Università di Trento.

La Ricerca Scientifica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Grazie all’uso di tecnologie sempre più avanzate e alla collaborazione tra ricercatori di tutto il mondo, si è arrivati in un tempo record alla produzione dei vaccini a RNA messaggero, che presto saranno utilizzati anche contro i tumori. Inoltre la nostra conoscenza sull’interazione tra microbioma ed essere umano ci ha fatto scoprire che tutte le alterazioni ambientali in grado di promuovere una malattia, così come qualunque stato di malattia si verifichi nel nostro corpo, porta ad un’alterazione del nostro microbioma, che quindi costituisce una sentinella precoce dello sbilanciamento del nostro equilibrio con l’ambiente.

Personalmente, nel mio lavoro di ricercatrice, ho prodotto modelli per lo studio dei processi di tumorigenesi, che hanno permesso la messa a punto di kit diagnostici e prognostici, attraverso le biopsie liquide e il riposizionamento di farmaci, per contrastare la progressione del melanoma e promuovere lo sviluppo dell’immunità antitumorale.

Anche attraverso la biopsia liquida abbiamo infatti bisogno che la ricerca clinica identifichi tutti i possibili biomarkers di progressione per potere stabilire interventi precoci e risolutivi. Recentemente ho scoperto un marker di aggressività dei tumori cerebrali in età pediatrica, che diventa utile per stratificare meglio i pazienti e per sottoporli alle cure adeguate, evitando quelle inutili e dannose, e riuscendo a seguire l’evoluzione della malattia.

L’Università di Trento ha un ruolo trainante nello sviluppo di questo progetto a cui stiamo lavorando da quasi 5 anni, con il coinvolgimento di molte giovani ricercatrici, la maggior parte delle quali è ora all’estero, e il contributo dei professori Demichelis e Cusanelli, oltre ad altri ricercatori dell’Università di Brescia e dell’Università di Murcia“.

 ANTONIO MARIA CARTOLARI, PRESIDENTE AIRC VENETO TRENTINO ALTO ADIGE – In Veneto e Trentino Alto Adige, per il 2022, Fondazione AIRC finanzia con 8 milioni e mezzo di euro 64 progetti di ricerca, 9 borse di studio e 6 programmi speciali. Al fianco dei nostri migliori ricercatori, però, anche ciascuno di noi può impegnarsi per la propria salute. L’adozione di comportamenti salutari infatti previene il 30-40% dei nuovi casi di tumore. Il fattore di rischio più importante rimane il fumo, con almeno 17 diversi tipi di neoplasie oltre al carcinoma polmonare che, nell’85-90% dei casi, è provocato da questa abitudine nociva.

Anche l’obesità aumenta le probabilità di sviluppare un cancro (tra il 3,9% e l’8% nei Paesi occidentali), mentre la dieta ha un ruolo fondamentale nella prevenzione. Tre neoplasie su dieci sono infatti causate da un’alimentazione poco varia e non equilibrata. E un’attività fisica regolare può diminuire il rischio di sviluppare un tumore del 7% circa rispetto a chi non si muove. L’esercizio inoltre riduce fino al 30% il rischio di recidive e migliora la qualità di vita. L’American Cancer Society suggerisce di 300 minuti circa di attività moderata alla settimana”.

Pubblicità
Pubblicità

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti